scuola genericaSulle difficoltà aggravate dal Covid per quel che riguarda l’istruzione e il discorso scolastico per i ragazzi che appartengono a famiglie socialmente ed economicamente più deboli anche a causa della pandemia, ora l’Arengo ha deciso di intervenire con la pubblicazione di un bando per coinvolgere realtà pubbliche e private del territorio attraverso specifici progetti. L’obiettivo è aiutare e tutelare dal punto di vista scolastico-educativo i ragazzi maggiormente in difficoltà in questa fase. Si tratta di un’emergenza nell’emergenza che, per fare un esempio concreto, è venuta a galla anche nel momento in cui si è reso necessario il ricorso alla didattica a distanza e, quindi, a strumenti informatici e connessioni digitali. A questo punto, l’Amministrazione comunale intende accogliere proposte di sostegno o di assistenza agli studenti con fragilità o situazioni familiari critiche. Proposte che serviranno poi a sbloccare specifici finanziamenti messi a disposizione dal dipartimento governativo per le politiche della famiglia proprio per contrastare quella che viene definita la povertà educativa nel bel mezzo dell’emergenza Covid.

La decisione dell’Arengo di ricorrere a un avviso per coinvolgere tutte le realtà del territorio a presentare progetti di sostegno e aiuto ai giovani in situazioni di difficoltà familiari o con fragilità nasce proprio da un’analisi legata alla pandemia sanitaria che ha evidenziato come «gli effetti sull’economia e la chiusura di molti servizi – come si legge nella delibera propedeutica al bando – hanno inciso sulla povertà economica e acuito le disuguaglianze e i divari che sono alla base anche della povertà educativa» e come «gli effetti della pandemia a medio e lungo termine saranno riscontrabili a diversi livelli sia del benessere psico-fisico che degli apprendimenti».

Una scelta, quella di coinvolgimento di enti no profit, associazioni, gestori di servizi educativi per l’infanzia e scuole paritarie di ogni ordine e grado, dettata dalla volontà di aiutare anche dal punto di vista educativo i minori più svantaggiati e in particolare quelli che vivono in contesti familiari vulnerabili, che risiedono in strutture di accoglienza o con disabilità. Le proposte dovranno essere presentate in Comune entro e non oltre le ore 12 del prossimo 25 gennaio.

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