Polo universitario ex MazzoniUn passaggio fondamentale, nella strategia dell’Arengo per programmare anche un potenziamento dell’Università ad Ascoli, è sicuramente quello legato all’organizzazione logistica sul territorio, ovvero alla sedi da utilizzare. A tal proposito, come conferma il documento programmatico appena messo a punto dall’Arengo per il triennio 2021-2023, si prevede di arrivare a definire un nuovo accordo con l’Università di Camerino relativo agli immobili che ospiteranno le attività dell’ateneo in città. In tal senso, si intende procedere con nuovi contratti di comodato d’uso per il Polo Sant’Angelo Magno (ex Mazzoni), che rappresenta il fulcro, il punto di riferimento centrale, ma anche per l’ex convento dell’Annunziata e per l’edificio sul Lungo Castellano Sisto V, sempre nella zona sud del centro urbano. «Per quanto concerne l’immobile dell’ex dispensario, – si legge nella relazione dell’Arengo – non rientrando lo stesso nei programmi dell’Università, si procederà con un contratto di comodato di breve periodo nelle more del trasferimento della segreteria in una delle altre sedi occupate dall’Università stessa».
In pratica, Unicam punterà su tre sedi, con il Polo dell’ex Mazzoni e l’ex convento dell’Annunziata che saranno anche collegate direttamente attraverso uno specifico intervento previsto dall’Arengo, andando a recuperare del tutto la sede di Lungo Castellano Sisto V che, dopo aver avuto problemi a causa del terremoto, richiederà una serie di interventi manutentivi, come già concordato dai rappresentanti dell’Arengo e dell’ateneo camerte. Infine, la segreteria universitaria verrà spostata in una delle tre sedi confermate, mentre l’ex dispensario tornerà nella disponibilità del Comune.
Oltre all’aspetto logistico legato alle sedi da destinare alle attività accademiche, l’Arengo – insieme al Consorzio universitario piceno – sta ragionando con le due Università presenti sul territorio, ovvero Unicam e Politecnica delle Marche, sulla possibilità di sbloccare nuovi corsi. In tale direzione, anche alla luce della collaborazione attivata tra i due atenei, il primo obiettivo sarebbe l’istituzione di corsi universitari di agraria e fisioterapia, all’interno di un potenziale Polo scientifico ad Ascoli. Ma l’Amministrazione comunale non nasconde le ambizioni anche per puntare su altri percorsi formativi che abbiano attinenza con le peculiarità del territorio e possano riguardare, ad esempio, il settore dell’archeologia. Un progetto che andrebbe a sposarsi perfettamente con il previsto arrivo della nuova Soprintendenza nel capoluogo piceno.

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