pennile di sottoMentre si avvicina la scadenza dei termini, prevista per il 22 dicembre, per le richieste di alloggi popolari che andranno a definire la nuova graduatoria, l’Arengo e l’Erap pigiano sull’acceleratore per andare finalmente a completare i 52 nuovi appartamenti di edilizia pubblica residenziale a Pennile di sotto. Appartamenti attesi da 21 anni. Si apre la fase decisiva, quindi, per andare a chiudere un discorso che aveva visto il suo punto di partenza addirittura nel 1999, con l’accordo di programma sottoscritto dal Comune con la Provincia e l’allora Iacp (oggi Erap) per la riqualificazione e il recupero dell’area di Pennile di sotto. Di fatto, grazie alla stretta collaborazione dell’Erap con l’Amministrazione comunale (che vede in prima linea il sindaco Fioravanti e gli assessori Silvestri e Brugni, con l’ingegner Piccioni che segue la parte tecnica del procedimento per il Comune), ora si viaggia verso il completamento dell’intervento, con l’Arengo che ha formalmente impegnato la somma prevista (già finanziata col Contratto di quartiere I), per arrivare a realizzare questi nuovi 52 alloggi di cui 36 che saranno di proprietà comunale e 16 di proprietà dell’Erap Marche. Il tutto con l’affidamento dell’intervento, avvenuto nel maggio scorso, per un prezzo al ribasso pari a circa 2,4 milioni di euro. Con l’Arengo che stanzierà alla fine 1,7 milioni di euro (con i fondi già incassati proprio grazie al Contratto di quartiere). E adesso, dopo un’adeguata opera di pulizia dell’area del cantiere rimasta ferma per anni, si sta ripartendo con i lavori che, secondo il cronoprogramma, dovrebbero finalmente concludersi entro il 2022. La lunga storia del recupero di Pennile di sotto nasce, come detto, nel 1999 con l’accordo di programma tra Comune, Provincia e Iacp. Viene poi sottoscritta una apposita convenzione con la quale si  affida l’attuazione del programma all’Iacp (oggi Erap) che provvede a curare la progettazione esecutiva e l’appalto delle opere per la realizzazione di tre edifici di edilizia residenziale pubblica. Passano gli anni e nel 2009 l’Erap approva il progetto esecutivo per l’edificio “C” che prevede la realizzazione di questi 52 alloggi di edilizia residenziale pubblica. I lavori vengono affidati ad un’impresa, ma poi il contratto di appalto viene risolto per inadempienze, comportando, quindi, l’interruzione dei lavori. E si arriva al maggio scorso, quando finalmente l’Erap riappalta i lavori ad una nuova impresa che adesso ha il compito di portare l’atteso intervento alla sua conclusione. Un passaggio che diventa molto importante (così come parallelamente quello che riguarda lo sblocco dei 27 alloggi a Monticelli) alla luce dell’estrema necessità di alloggi popolari, in città, in vista della nuova graduatoria delle famiglie richiedenti che si andrà a formare agli inizi del 2021, dopo che saranno arrivate – entro il prossimo 22 dicembre – le domande degli aspiranti assegnatari.

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