panorama Ascoli dall'AnnunziataDomande entro il 15 gennaio prossimo per poter continuare a percepire i contributi di autonoma sistemazione, meglio noti come Cas. Ma anche un giro di vite per evitare che qualcuno possa approfittarne ingiustamente. Sulla base di un’apposita ordinanza della Protezione civile, ora tutti gli attuali percettori del contributo dovranno far pervenire all’Arengo, entro il termine di metà gennaio, una nuova dichiarazione sul possesso dei requisiti per mantenere il sostegno economico, ma nel frattempo l’Amministrazione comunale è chiamata ad organizzarsi per incentivare i controlli per verificare se tutte le posizioni siano in regola o se qualcuno stia provando ad approfittare della situazione. Con un’attenzione particolare rivolta a coloro che siano proprietari o comproprietari di appartamenti disponibili ma che vorrebbero continuare a percepire il sostegno economico.

Alla luce delle disposizioni della Protezione civile, adesso l’Arengo deve organizzarsi per una nuova ondata di verifiche sui beneficiari dei contributi di autonoma sistemazione, alla luce anche delle nuove regole o linee guida in materia. In tal senso, considerando che le famiglie che beneficiano del contributo di sistemazione, ad Ascoli, sono circa 750, si dovrà definire in che percentuale andare a verificare, a campione, i percettori del contributo, tenendo conto che finora la misura minima dei controlli era prevista su almeno il 5% dei beneficiari. E proprio per ottimizzare e incrementare queste operazioni di monitoraggio, si ragiona ora sulle modalità operative, in attesa di una riunificazione del Servizio Cas con il Servizio sisma all’interno dell’Arengo. Più nello specifico, le verifiche saranno anche finalizzate a verificare la presenza (tra i percettori del contributo) di eventuali proprietari o comproprietari di un’abitazione dove si possano trasferire o si siano trasferiti con il proprio nucleo familiare, senza il pagamento di un corrispettivo all’eventuale comproprietario. In questi casi, qualora venissero accertati, il diritto al Cas  non verrebbe più riconosciuto.

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