palazzo-arengoMassima attenzione dell’Arengo, in questa fase sul rischio emergenza sociale che, dai primi segnali, sembra riaffiorare in maniera collegata alla crescita dei contagi del Coronavirus. E adesso il sindaco Fioravanti, con giunta, forze di maggioranza e tecnici, studia nuove misure di aiuto alle fasce più fragili e in difficoltà. Un campanello d’allarme è suonato già, in questa fase, su diversi fronti, inclusa anche l’ultima riunione del tavolo antipovertà. Ed ora si ragiona su un provvedimento di sostegno economico alle fasce più deboli della popolazione  e quelle che si ritrovano senza un reddito o, comunque, in gravi difficoltà causate proprio da questa seconda ondata del virus. In tal senso, i prossimi giorni dovrebbero essere decisivi per mettere a punto questa ulteriore misura di aiuto che possa essere un paracadute per famiglie o attività in situazioni molto gravi. Una manovra economica per contrastare gli effetti dell’epidemia a livello sociale che sarà finanziata attraverso fondi recuperati dal bilancio comunale. “Stiamo mettendo a punto misure – conferma il sindaco – per le fasce più deboli e disagiate per aiutarle a fronteggiare questa nuova emergenza legata al Covid”.

 

Con il virus che ha ripreso forza, crescendo dal punto di vista dei contagi, è di fatto riaffiorato un aggravarsi della situazione sociale ed economica delle famiglie ascolane. Questo perché proprio l’aumento esponenziale di contagi e il connesso discorso della quarantena con isolamento fiduciario ha messo in difficoltà diversi nuclei familiari per intero, creando gravi difficoltà sia logistiche che economiche nei casi di chi svolge lavoro autonomo e quindi restando a casa non riesce a guadagnarsi lo stipendio. Discorso a cui si affianca anche il calo ulteriore dei potenziali clienti per il settore commercio dettato proprio sia dai contagi e le quarantene che dal timore del virus che comunque influisce in qualche modo sui consumi per settori diversi dal food. Uno scenario che diventa, dunque, molto difficile anche per le attività commerciali proprio alle porte della stagione più fredda e critica. Tutti questi aspetti hanno, quindi, indotto l’Arengo a stringere i tempi per mettere a punto forme di sostegno e contributi che possano in qualche modo tamponare questa nuova emergenza prevedibile e già in parte affiorata in questa fase in maniera significativa. In tal senso, lo stesso assessore alle politiche sociali, Massimiliano Brugni, aveva evidenziato nei giorni scorsi la situazione di grave sofferenza emersa dall’ultima riunione di tutte le associazioni di volontariato che sono costantemente a contatto con le persone più fragili. Numerose le richieste di aiuto che continuano a pervenire quasi quotidianamente, sia per un’assistenza logistica (ad esempio per quei nuclei familiari con tutti i componenti in quarantena), sia per chiedere un sostegno trovandosi in gravi difficoltà ad arrivare a fine mese per la mancanza di reddito. Richieste che pervengono sistematicamente sia agli uffici comunali per le politiche sociali sia alle stesse associazioni. Con dati significativi che emergono, ad esempio, dal crescente numero di utenti per quel che riguarda la mensa della Zarepta a disposizione di chi è in difficoltà e non può permettersi neppure un pasto. Ed emerge sempre più, anche a fronte del numero di persone in quarantena, anche una riattivazione da parte delle attività commerciali e in particolare nel settore alimentare del servizio di consegna a domicilio.

 

Oltre all’aspetto sociale e di necessità assistenziale delle famiglie, in questa nuova fase dell’epidemia, emerge chiaramente una necessità di tamponare l’emergenza anche sul fronte economico. In tale direzione, l’Arengo intende farsi trovare pronto e proprio la prossima settimana potrebbe concludersi il lavoro su cui il sindaco Fioravanti sta lavorando a testa bassa per mettere a punto una misura per il sostegno economico alle situazioni più critiche, ovvero per famiglie e attività in gravi difficoltà. Si stanno ancora definendo i dettagli e le modalità, oltre ai parametri, per lo sblocco di contributi che saranno garantiti con uno specifico fondo comunale.

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