Corso TriesteAncora una volta un black out estivo si è registrato, nei giorni scorsi, in una zona del centro storico (sempre la stessa) ad Ascoli. L’energia elettrica è saltata nuovamente, nel quadrilatero tra corso Trieste, via Ceci, via D’Ancaria e un tratto di corso Mazzini,  così come avvenuto anche nell’agosto dello scorso anno e ne periodo estivo del 2018,  mandando in tilt chi lavora o abita nella zona. Strutture ricettive (entrambe quelle che si affacciano su corso Trieste), negozi, ristoranti e ogni altra attività nell’area in questione si sono ritrovati al buio, senza corrente e con turisti e clienti usciti in strada ad attendere il ritorno alla normalità. O con ospiti sorpresi in sauna ed in giro per l’hotel in accappatoio. Il tutto per almeno un’ora.

L’ennesimo episodio di questo “fenomeno estivo” che colpisce periodicamente una zona nevralgica del cuore della città si è verificato giovedì scorso dalle 19,30 fino alle 20,45 circa, scatenando nuovamente la protesta e la richiesta di una soluzione da parte di tutti i titolari di attività della zona (albergatori a negozianti e ristoratori). Una soluzione per la quale c’era già stato un confronto con l’Enel l’anno scorso, organizzato proprio dal sindaco Fioravanti appena insediatosi. Ma il problema, purtroppo, esiste ancora. A scapito dell’immagine turistica cittadina e delle attività così come dei residenti nella zona. «Vi sembra possibile, nel 2020, parlare di mancanza di energia elettrica in pieno centro storico e nel bel mezzo della stagione turistica? Qui purtroppo succede da diverso tempo…». A parlare a nome di operatori di attività presenti nella zona colpita ancora una volta dall’improvviso black out è Matteo Di Sabatino, titolare di una struttura ricettiva proprio in corso Trieste nonché presidente della sezione albergatori di Confindustria che spiega come «questa situazione si ripeta ormai da troppo tempo e al momento, aldilà degli interventi di ripristino della corrente, non si è trovata ancora una soluzione definitiva. Questo nonostante un incontro avuto lo scorso anno, su iniziativa del sindaco Fioravanti, con il responsabile di zona dell’Enel che si era reso disponibile ad ascoltarci. Questa situazione però non può più andare avanti». «La verità – aggiunge Matteo Di Sabatino – è che la portata attuale della cabina elettrica per la zona non è più sufficiente ormai da tempo. E’ inadeguata, considerando che, rispetto a quando fu installata, in questo quadrilatero di vie c’è stato un certo sviluppo, con l’insediamento di diverse nuove attività. Diventa davvero problematico fare turismo in un contesto simile. L’energia elettrica ormai arriva anche nelle zone montane più sperdute…». «Questo problema – sottolinea Marco Di Sabatino, proprietario di un’altra struttura ricettiva nella stessa zona e presidente dell’associazione di commercianti Wap – si ripete ormai puntualmente nel periodo estivo. E’ chiaro che non è una bella immagine vedere clienti dei ristoranti più di un’ora in strada in attesa che torni l’energia e circa 100 clienti degli hotel rimasti senza luce e magari con qualcuno chiuso dentro la Spa. E’ necessario intervenire una volta per tutte».  Il black out che interessa una zona nevralgica del centro ascolano si era già registrato lo scorso anno in occasione della notte bianca e anche nell’estate precedente durante il concerto di Sting. «Ma stavolta – spiegano gli operatori della zona – non c’è neppure la motivazione di un sovraccarico dovuto alla presenza di un evento particolare oltre il normale utilizzo estivo di condizionatori da parte delle varie attività. E tra l’altro lo stop improvviso dell’energia elettrica causa anche danni a computer, tv, frigo e altri apparecchi e i ristoranti perdono del tutto la clientela di quella sera».

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