panorama Ascoli dall'AnnunziataAlla fine dell’anno la città avrà un nuovo Piano per le emergenze e le calamità. Una nuova organizzazione degli interventi in caso di criticità importanti, dai terremoti ad altri rischi legati al maltempo o di altra tipologia che si rende necessaria anche per i mutamenti dello scenario cittadino, rispetto al passato. Specie in questi ultimi anni contrassegnati dalle ferite del sisma. L’obiettivo, come indicato nel Piano esecutivo di gestione comunale, è quello di procedere con aggiornamento e revisione del Piano di emergenza attuale sia in conseguenza di variazioni di alcuni scenari di rischio sia per armonizzarlo a seguito dell’aggiornamento delle procedure di allertamento della Regione Marche, con l’obiettivo di realizzare uno strumento di lavoro flessibile, secondo i rischi presenti sul territorio, funzionale all’esigenza di individuare ed attivare le procedure per coordinare la risposta di Protezione Civile di fronte ad una calamità naturale. E la bozza di questo nuovo strumento di programmazione delle risposte di fronte a criticità dovrebbe essere pronta per la fine di settembre. Parallelamente, entro la fine dell’anno, il Gruppo comunale dei volontari di Protezione civile dovrebbe accasarsi nella nuova sede all’ex Villa Sabatucci, nel quartiere di Monticelli. Il gruppo incaricato di ridisegnare il Piano comunale per le emergenze è, come detto, già al lavoro e, dopo la ridefinizione dell’impostazione dal punto di vista strutturale e normativo, si procederà alla revisione di quelli che, alla luce del sisma, dovranno essere i punti strategici per l’operatività in emergenza, come le aree di ammassamento, le strutture utilizzabili, i parcheggi e la viabilità e altro ancora. In un certo senso, dunque, si tratta di una progettazione delle misure per le emergenze che sarà comunque in parte “ridisegnata” proprio dallo stesso terremoto. Un discorso che sta seguendo la comandante della polizia municipale Patrizia Celanin su volontà del sindaco Fioravanti e dell’assessore con delega anche alla Protezione civile, Brugni. La revisione del Piano di protezione civile arriverà a completamento, di fatto, a circa 5 anni di distanza dal varo di quello precedente e attualmente in vigore. Innanzitutto, si adeguerà l’impianto generale alle più recenti normative in materia. Inoltre, si apporteranno modifiche a seguito proprio degli effetti causati dal terremoto, impattanti sia dal punto di vista della viabilità che per quel che riguarda aree ed edifici che, magari, erano ritenuti strategici nella fase dell’emergenza  e che invece, essendo stati danneggiati, non potranno più essere utilizzati. Altro obiettivo prefissato dall’Arengo, l’apertura della nuova sede della Protezione civile comunale – che dopo l’inagibilità dei locali all’ex Villaggio del fanciullo è ospitata temporaneamente dalla polizia municipale – all’ex Villa Sabatucci, a Monticelli. Nuova sede che sarà collocata nei locali al primo piano e al seminterrato dell’edificio. Dal punto di vista logistico, si prevede di procedere con il trasferimento entro il 31 dicembre, considerando che dovrà prima essere reperita un’altra sede alla società Abaco, che si occupa delle riscossioni per l’Arengo.

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