Questore PomponioÈ arrivato ad Ascoli da circa due mesi e mezzo ma si è trovato subito a dover far i conti con l’emergenza sanitaria che l’ha costratto a conoscere in fretta Ascoli e tutto il territorio Piceno. Paolo Maria Pomponio  è il questore di Ascoli dopo aver trascorso gli ultimi anni della sua carriera Firenze come dirigente del compartimento della polizia stradale della Toscana. 

«L’approccio con Ascoli è stato molto veloce – dice il questore alla Gazzetta di Ascoli -. Non ho avuto il tempo per fare le cose con gradualità sia con il personale che con la città, ho avuto giusto il tempo di conoscere le autorità e i sindaci della provincia». Ma questo non gli ha impedito di farsi una idea ben precisa. «Il Piceno è un territorio sano, così come la società è altrettanto sana – evidenzia Pomponio -. Mi sono reso conto che, su tutto il territorio dell provincia di Ascoli, ci sono persone laboriose che hanno uno spiccato senso di responsabilità» Caratteristiche, queste, che sono emerse anche in questi ultimi due mesi in cui si è dovuto far fronte al coronavirus. «Questa emergenza sanitaria ci ha unito ancor di più, anche tra istotuzioni – dice il questore . Personalmente, ho avuto l’onere di dover pianificare il lavoro di tutto le forze di polizia sul territorio e ho riscontrato la collaborazione di tutti, anche dei 33 sindaci della provincia che hanno collaborato fattivamente a garantire l’ordine pubblico. Nella difficoltà, il senso di unione si è rafforzato grazie anche al sapiente coordinamento del prefetto Rita Stentella». Quelli trascorsi ad Ascoli sono stati due mesi intensi ma è ora il momento decisivo. «Tutti i momenti sono delicati – spiega Pomponio – ma quello di questi giorni è particolare, è qui che ci si gioca la vera partita. Fino a quando ci sono stati i divieti, era più facile anche per le forze dell’ordine controllare e sanzionare chi non rispettava le regole. Ora che c’è stato un allentamento delle norme, la partita si vince solo se ognuno farà la propria parte. In questa fase, la differenza la farà il senso di civismo e responsabilità di ognuno poichè è impensabile che possa esserci un agente per ogni cittadino».

Nonostante l’emergenza sanitaria, l’attività ordinaria di controllo sul territorio è proseguita regolarmente. «A seguito della pandemia, gli indici di criminalità si sono abbattuti: anche chi vivie di malaffare si è dovuto fermare – rileva il questore -. Ma nononostante ciò ci sono state anche delle soddisfazioni operative. Inoltre, dobbiamo essere sempre pronti ad intercettare i bisogni del cittadino». «Nei momenti particolari come quelli che stiamo vivendo ora, dobbiamo essere bravi a navigare a vista – conclude Pomponio -, porsi degli obiettivi non avrebbe senso. Dobbiamo fare in modo che la cittadinanza possa trarre giovamento dalle norme. È come dopo l’11 settembre: ci sarà un mondo prima e un mondo dopo il Covid. Per quanto ci riguarda saremo sempre di fianco alle persone. Il mio impegno sarà anche quello di portare il personale fuori dalle secche e preservarlo dal contagio».

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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