arengo5A Palazzo Arengo si lavora per costruire il pacchetto di misure a sostegno del commercio ascolano in questa fase emergenziale. Misure che in prima battuta potrebbero riguardare agevolazioni sulla Tari e sull’occupazione suolo pubblico e un discorso di bonus affitti per le attività commerciali e artigiane.  Un pacchetto di interventi scaglionati, in maniera graduale, che comunque dovrebbe già essere definito dall’Arengo per una prima fase entro 7-10 giorni. Mai come stavolta, attorno al tavolo “virtuale” dell’Arengo  al fianco del sindaco Fioravanti – dopo la decisione di stanziare 1 milione di euro comunali per la tenuta e il rilancio del sistema economico cittadino – si siedono quotidianamente anche le diverse forze politiche con proposte e suggerimenti, dalla Lega a Fratelli d’Italia e alle varie liste civiche. Oltre al discorso della commissione coi capigruppo consiliari di tutti gli schieramenti che si riunisce settimanalmente. Si va definendo, dunque, il pacchetto per l’emergenza economica cittadina che poi, entro una settimana o 10 giorni al massimo, come detto, dovrebbe essere presentato – sempre con gli strumenti digitali – a tutti gli operatori commerciali e artigianali ascolani.

 

Sul fronte dell’emergenza economica derivante dalla pandemia virale, a Palazzo Arengo proprio in questi giorni si stanno mettendo a punto le prime misure indirizzate alle categorie più in difficoltà, come commercianti ed artigiani. L’obiettivo è di definire e annunciare tra una settimana circa quali saranno i primi provvedimenti che si andranno ad adottare che poi saranno seguiti da altre misure anche nell’ottica di rilancio, superata la fase critica. In questo primo passaggio, si starebbero definendo – anche sulla scorta delle proposte anche delle forze politiche che stanno collaborando alla definizione del pacchetto – le prime linee di azione che riguarderebbero agevolazioni sulla Tari e sull’occupazione del suolo pubblico oltre ad un bonus affitti. E proprio sul bonus affitti si sta ragionando su sostegni economici ai commercianti o artigiani che devono continuare a pagare il canone nonostante l’attuale chiusura obbligata. In tal senso c’è anche una proposta-mozione del consigliere Trontini, del presidente del Consiglio Bono e degli altri consiglieri Cannella e Rosa. Per quel che riguarda la tassa sui rifiuti,  ci sono anche con proposte da parte di forze dell’opposizione. Il Pd ad esempio ha preparato una mozione nella quale si indicano alcune misure tra cui l’annullamento di 2 dodicesimi della Tari (oltre a una richiesta di abbattimento delle tariffe orarie per la sosta a 50 centesimi, l’attivazione di voucher per l’acquisto di materiale digitale per l’attività didattica dei ragazzi e l’avvio di un confronto con i proprietari di locali in affitto ai commercianti).  Per quel che riguarda la tassa sui rifiuti, sindaco e giunta starebbero ragionando su come rendere il più incisiva possibile la misura da adottare. Infine, si sta esaminando anche il discorso di agevolazioni in relazione all’occupazione del suolo pubblico, per quanto riguarda ristoranti e pubblici esercizi, magari concedendo maggiori spazi – alla luce delle norme del distanziamento – o riduzioni o esenzioni sulla Tosap. Una misura proposta anche dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che chiede di valutare la possibile gratuità dell’occupazione in questa fase di emergenza.

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