arengo5L’Arengo studia l’attivazione di una piattaforma partecipativa digitale per interagire in tempo reale con i cittadini. L’idea del sindaco Fioravanti è quella di attivare un canale diretto con la popolazione per invitarla a suggerire proposte (anche via smartphone), sulla base delle linee guida comunali nei vari settori, o esprimersi su progetti e iniziative e magari effettuare segnalazioni e fornire indicazioni utili. In poche parole si tratta di aprire un contatto diretto tra cittadini e Amministrazione comunale, nel perseguimento del concetto di democrazia partecipata, per raccogliere suggerimenti, accogliere progetti da valutare e avere ogni ulteriore tipologia di interazione riguardo la vita amministrativa.

L’obiettivo è, dunque, quello di attivare una piattaforma partecipativa per far sì che la popolazione con un semplice click possa esprimersi su progetti e iniziative o possa presentare proposte o suggerire soluzioni. Uno strumento tecnologico che attualmente è in fase di studio, come lo stesso sindaco conferma dopo averlo annunciato anche attraverso un video, proprio per capire poi come dovrebbe essere strutturato perché sia realmente efficiente e utile per la città.

L’attivazione della piattaforma partecipativa come strumento di coinvolgimento diretto dei cittadini è un esperimento che già altre città italiane hanno avviato o stanno avviando. Si tratta, in gergo tecnico, di uno strumento di Open government ed e-partecipation tramite il quale la popolazione può essere coinvolta attivamente nei processi decisionali dell’Amministrazione (ad esempio, come detto, proponendo interventi, dibattendo su proposte e soluzioni, indicando preferenze per la spesa dei budget, votando direttamente le varie iniziative). E significa anche garantire più trasparenza sull’attività amministrativa e ottenere dati aperti sulle varie iniziative. Ci sono già alcune realtà, come ad esempio Torino e Trieste, che hanno già attivato con successo la piattaforma che si sta utilizzando anche per sondare le opinioni della popolazione su alcune scelte fatte o da prendere. Ma in realtà ad anticipare i Comuni italiani è stata la città di Madrid che in questo senso ha aperto la strada alla democrazia dal basso mediante meccanismi diretti. E nei Comuni già attivi, è già possibile esprimersi direttamente attraverso il telefonino,  su progetti o altri atti programmatici.

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