letto ospedale 2Il nuovo ospedale del Piceno da realizzare in vallata e la recente approvazione del Piano sanitario regionale fanno discutere e dibattere le varie componenti territoriali. E in questa fase si registrano gli interventi della Ugl Sanità a livello nazionale e dell’ex presidente della Provincia di Ascoli, Paolo D’Erasmo. Ecco di seguito i relativi interventi.

La Ugl Sanità dice no all’ospedale Unico di Pagliare e il segretario nazionale Gialunca Giuliano dichiara: “Progetto insensato, che penalizzerebbe gli utenti. Investire sulle strutture esistenti e sul personale per dare migliori servizi”. Il viaggio a Ascoli dello scorso primo febbraio per presenziare alla Festa del Tesseramento 2020 ospitata nella Sala De Carolis della Pinacoteca Civica, è stata l’occasione per il segretario nazionale della Ugl Sanità per confrontarsi con i delegati e iscritti del comparto e con il sindaco Marco Fioravanti  sulla possibile costruzione dell’ospedale nella zona di Pagliare, tra i Comuni di Colli del Tronto e Spinetoli. “Gli utenti della sanità della zona – dice Giuliano – non possono essere penalizzati da un progetto dispendioso, con una progettualità a lunga scadenza. Si parla di una spesa di circa 200 milioni e di diversi anni di attesa per l’eventuale costruzione dell’Ospedale Unico che porterebbe alla “morte” del Mazzoni di Ascoli Piceno e del Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. Invece di facilitare gli utenti si punta a un progetto che creerebbe infinte problematiche di logistica. La Regione Marche dovrebbe dirottare le risorse per l’abbattimento delle liste di attesa, per investimenti mirati sul personale, per migliorare la fruizione dei Pronto Soccorso. Non c’è nessuna necessità, se non quella di spendere risorse  per cementificare, di depotenziare in maniera radicale due Ospedali di Primo Livello sottraendoli alla gente del luogo. Aggrapparsi al Decreto Balduzzi è da irresponsabili e per questo la Ugl Sanità è pronta a intraprendere iniziative al fianco dei cittadini, dei lavoratori e degli amministratori della zone interessate perché le due strutture attualmente funzionanti non vengano sacrificate sull’altare di un progetto insensato”.

Ed ecco, invece, l’intervento dell’ex presidente della Provincia, Paolo D’Erasmo, componente della direzione regionale Pd: “Voglio esprimere grande soddisfazione per il risultato raggiunto nella Regione Marche: dopo oltre 12 mesi di discussione nelle commissioni regionali, il nuovo Piano socio sanitario è realtà. Questo piano di settore mette di nuovo al centro la persona, le cure ad essa dedicata e soprattutto riorganizza la sanità regionale dei prossimi anni anche sulla base dei dettami scientifici. Ed è stato proprio il personale medico, paramedico, amministrativo ed ausiliario che agli “Stati Generali della Sanità Picena” ha ribadito la necessità di una nuova riorganizzazione dell’assetto ospedaliero sul nostro territorio. L’occasione è stata un esempio di buona politica: analizzare le criticità, i punti di forza, i bisogni dei cittadini e degli operatori con personale qualificato per poi avanzare proposte concrete e risolutive.  Anche esponenti del comitato locale (la consigliera Falco e il dott. Baiocchi) hanno partecipato ai tavoli di lavoro, e li ringrazio per questo. Ma proprio perché si è dimostrato il buonsenso della manifestazione, rimaniamo sbalorditi dai violenti attacchi che giornalmente vengono fatti sulla base spesso di imprecise valutazioni. Attacchi che diventano strumento per una campagna elettorale di alcuni partiti che scelgono di succhiare consensi sulla pelle dei cittadini.  A tutti coloro che ogni giorno speculano chiedo chiaramente: mettetevi una mano sulla coscienza e non penalizzate ancora una volta il Piceno, come avete già fatto per la terza corsia autostradale e la bretella di San  Benedetto. Il dato politico è chiaro: da una parte la comunità scientifica, dall’altra partiti che vogliono solo giocare sulla salute dei cittadini per i loro consensi elettorali. Infatti ad Ancona, Fratelli d’Italia propone la cancellazione del nuovo ospedale, mentre ad Ascoli sostiene una proposta diametralmente opposta a quella di San Benedetto: ennesima dimostrazione che la loro è solo mera speculazione politica. Facile raccontare le bugie ai cittadini: peccato che poi esistono le norme e la realtà! Piunti e Fioravanti hanno avuto quasi due anni per avanzare una proposta alternativa, non l’hanno fatta solo perché sapevano che altrimenti sarebbe venuta a galla la verità: non avrebbero trovato alcun accordo! Nel mentre, nella provincia di Fermo i lavori procedono speditamente e nella provincia di Teramo è giunta la proposta da parte di un soggetto privato per la realizzazione di un nuovo ospedale. Questi due percorsi non fanno che indebolire le tesi di consiglieri che si autoprocalamano esperti che basano i loro ragionamenti sui bacini d’utenza di altre regioni. È del tutto evidente che mentre loro continueranno a gridare alla luna, le province confinanti avranno una sanità più attrattiva. Ed a rimetterci saremo noi cittadini”.

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