Nasce il Polo internazionale universitario ad Ascoli. Corsi per studenti stranieri in un immobile comunale

Il progetto di sviluppo universitario per Ascoli sembra destinato ad aprire le porta anche agli studenti stranieri. Un’intenzione che ora si traduce nei primi passi concreti con una delibera di indirizzo, della giunta comunale ascolana, con la quale si definiscono i primi punti fermi per creare il Polo internazionale universitario ad Ascoli. Un progetto ambizioso che punta a coinvolgere, con accordi specifici, diverse Università straniere per attivare percorsi formativi brevi, della durata da 1 a 6 mesi, proprio sotto le cento torri. Percorsi che dovrebbero già partire dal prossimo anno accademico. Un’idea ambiziosa che il sindaco Fioravanti intende sviluppare proprio per andare ad ampliare l’offerta formativa in città di livello universitario e che si intende concretizzare con la collaborazione della Fondazione Marco De Carolis, senza scopo di lucro, che ha avanzato una proposta in tal senso al Comune ascolano. E, ovviamente, con il coinvolgimento anche del Consorzio universitario piceno. L’obiettivo è quello duplice di implementare le offerte formative sul territorio ascolano e, al tempo stesso, generare ricadute positive anche a livello di ritorno economico per la città.

 

La proposta della Fondazione Marco De Carolis per lo sviluppo di questo progetto di incoming universitario internazionale ad Ascoli è arrivata sulle scrivanie dell’Arengo lo scorso 13 novembre e la giunta ha recepito positivamente l’iniziativa, considerando che l’Amministrazione comunale, per dare vita al progetto, dovrà di fatto concedere, oltre al patrocinio, un immobile di proprietà dell’ente a titolo gratuito per ospitare la sede del costituendo Polo internazionale universitario. Perché proprio sullo sviluppo dell’incoming studentesco anche dall’estero si punterebbe per potenziare la presenza accademica in città. L’obiettivo del Polo da costituire sarebbe quello di attivare – come si legge nella delibera di giunta – «percorsi formativi tematici di breve durata (da un mese ad un semestre), i quali, inseriti nell’offerta formativa di Università straniere attraverso specifici accordi bilaterali, possono fungere da attrattori turistici oltre che da volano per la promozione e la valorizzazione della nostra cultura». Nell’atto della giunta, tra l’altro, si evidenziano le finalità con ritorno ritenuto importante per la collettività previste nel progetto in questione.

 

A questo punto, una volta aderito alla proposta, l’Arengo autorizzerà ora i promotori dell’iniziativa ad utilizzare lo stemma comunale a titolo di patrocinio, con possibilità di revocarlo nel caso non si raggiungessero gli obiettivi concordati. Ma il passaggio più importante sarà quello di andare ad individuare un immobile comunale da concedere come utilizzo alla Fondazione proponente per destinarlo a sede del Polo internazionale universitario, senza alcun onere a carico dell’ente comunale e con la garanzia che si mantenga la continuità delle funzioni di valorizzazione e fruibilità degli spazi che verranno concessi. Questi i prossimi passi previsti. Poi, ovviamente, si passerà alla fase più operativa, in carico alla Fondazione e comunque con il coinvolgimento del Consorzio universitario piceno, ovvero quella relativa all’attivazione degli accordi con le varie Università straniere interessate al progetto e, di conseguenza, all’avvio, a partire dal prossimo anno accademico, dei primi corsi dedicati agli studenti provenienti dall’estero.

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