Depuratore industriale, sale la tensione tra Ciip e Consind

Braccio di ferro tra Ciip e il Piceno Consind per il depuratore industriale di Maltignano. Un accordo sottoscritto nel 2004 prevedeva la restituzione dell’impianto di trattamento dei reflui industriali all’ex consorzio idrico nel 2011. Ma pochi mesi prima della scadenza, per consentire al Consind di continuare a fornire il servizio alle aziende, era stata concessa un’ulteriore proroga fino al 2022, termine perentorio che non potrà più essere oggetto di ulteriori proroghe. La gestione del depuratore rappresenta per l’ex Nucleo industriale, che da diverso tempo non naviga in buone acque dal punto di vista finanziario, una maniera per rimpinguare le casse dell’ente, basti pensare che solo Ciip versa ogni anno un indennizzo di circa un milione di euro per il trattamento dei reflui urbani di abitazioni presenti nella zona industriale e quelli di alcuni comuni della Vallata del Tronto. Per cercare di evitare di dover riconsegnare il depuratore alla Ciip, il Consind ha deciso di avviare la procedura per essere riconosciuto come gestore dei cicli integrati, nonostante che con l’entrata in vigore della legge Galli e delle successive norme in merito, l’Ato 5 ha individuato la Ciip come unico gestore per il territorio di riferimento. Pertanto, l’eventuale riconoscimento di un secondo gestore,  comporterebbe anche la revisione delle decisioni prese  all’inizio degli anni Duemila. Questa situazione ha creato una tensione tra Alati e Procaccini che è giunta a livelli altissimi e non giova a rasserenare il campo il finanziamento europeo di circa cinque milioni di euro destinato ai lavori di separazione delle acque bianche da quelle nere nella zona industriale che è stato assegnato dalla Regione Marche al Consind individuandolo come ente attuatore. Ma, questo ente, non essendo accreditato come gestore dei cicli integrati, il finanziamento rischia di apparire come un aiuto di Stato e, quindi, vietato dalle normative dell’Unione europea. Per questo motivo, la Ciip forte della sua posizione, ha chiesto alla Regione Marche di essere riconosciuta come ente attuatore e, così facendo, poter dare il via agli appalti e quindi anche ai lavori necessari.

Written by

Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

No comments

LEAVE A COMMENT