Curva sud, l’Arengo ha affidato l’incarico per il progetto esecutivo di demolizione

L’Arengo prova ad accelerare per arrivare a demolire prima possibile la curva sud, al Del Duca, per poi iniziare a programmare la futura ricostruzione. E se proprio una quindicina di giorni fa era arrivata la delibera di giunta per la copertura economica e lo sblocco dell’intervento, con una somma pari a 285.000 euro inserita in bilancio, ora arriva l’affidamento dell’incarico per la progettazione esecutiva della demolizione della curva e il coordinamento della sicurezza anche in fase di esecuzione dell’intervento. E si fa, dunque, l’ultimo passo avanti prima di arrivare, come ipotizzato a gennaio 2020, all’appalto dei lavori e alla successiva apertura del cantiere.

Per dare seguito alla delibera di giunta dello scorso 9 ottobre, con la quale si è approvato l’intervento di demolizione della curva sud con relativa spesa, quantificata in 285.000 euro, l’Amministrazione comunale – sempre attraverso l’esecutivo – ha affidato l’incarico ad una società specializzata per la predisposizione del progetto esecutivo (e quindi cantierabile) dell’intervento di abbattimento della curva stessa nonché di coordinamento sotto l’aspetto della sicurezza durante i lavori. A gestire questo incarico sarà la Spes Italia Engineering di Offida, per circa 13.000 euro più iva e spese accessorie, considerando che la somma è già stata prevista all’interno dei 285.000 euro destinati dall’Arengo a questa demolizione. Con il progetto esecutivo, di fatto, si potranno spalancare le porte al bando di gara che poi dovrebbe essere concluso con l’aggiudicazione dei lavori entro gennaio 2020. Da quel momento, si potrà passare all’apertura del cantiere e, quindi, all’inizio della demolizione della storica curva sud da dove più generazioni hanno vissuto emozioni per i più importanti successi dell’Ascoli Calcio.

Oltre all’aspetto sportivo, l’Arengo ha dovuto tenere in considerazione anche quello della sicurezza per la pubblica incolumità nella sua volontà di accelerare al massimo l’intervento sulla curva sud. E questo ha portato l’Amministrazione comunale a farsi carico direttamente dei costi previsti, dopo la risposta negativa arrivata dall’Ufficio ricostruzione relativa a possibili finanziamenti (diniego arrivato con la motivazione che si tratta di demolizione e non di messa in sicurezza).  Dopo varie valutazioni e studi, si è deciso di rompere gli indugi per andare ad evitare il protrarsi di una situazione di potenziale pericolo sia all’interno che all’esterno dello stadio, anche per consentire guardare avanti, nell’ottica del completamento futuro dell’impianto sportivo. In pratica, muovendosi sulla base delle rilevazioni e dei sopralluoghi effettuati dai tecnici, l’Arengo ha recepito il fatto che la curva sud così come si trova attualmente rappresenterebbe «un potenziale pericolo sia per il transito veicolare che per i pedoni» ed ha un primo progetto definitivo che tenesse conto dei vincoli operativi dettati dalla struttura da demolire e dallo spazio in cui la stessa si trova. E adesso ha affidato l’incarico per il progetto esecutivo che prelude alla gara, per poter poi ragionare sulla nuova struttura da realizzare e, nel frattempo riaprire in sicurezza, una volta eliminato il rischio di crolli o cedimenti, come da previsioni, la strada sotto la nuova tribuna est.

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