Tornano i contributi per lo sport ai giovani con famiglie a basso reddito. I particolari

L’Arengo sceglie di dare continuità al progetto “Sport per tutti” con la decisione di tendere nuovamente la mano ai ragazzi di quelle famiglie che si trovano in difficoltà economiche o hanno un reddito basso. Un aiuto che si concretizza con un nuovo bando per quelle che vengono definite borse di studio per lo sport e che, in  linea con la precedente legislatura, porterà l’Amministrazione comunale ad erogare contributi proprio a quei giovani che, per motivi economici rischierebbero l’abbandono delle attività sportive. Il tutto partendo dalla convinzione dell’importanza del ruolo sociale e aggregativo delle stesse. Ed ecco, dunque, – con il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore allo sport Nico Stallone che hanno voluto dare seguito all’iniziativa già avviata nel 2016 dal collega di giunta Massimiliano Brugni (che aveva proprio la delega allo sport) –  il via libera alle richieste di queste borse per lo sport che porteranno alle famiglie ascolane a basso reddito, con figli iscritti a società o associazioni sportive, un supporto economico fino a 150 euro a ragazzo minorenne e fino ad un massimo di 400 euro a nucleo familiare. Un vero e proprio bonus sociale per lo sport.

 

Il contributo per l’iniziativa denominata “Sport per tutti”, riferito ad ogni singolo ragazzo (di età compresa tra i 6 e i 17 anni compiuti entro il 2020), potrà essere pari al 50% del costo sostenuto per l’iscrizione a corsi svolti nell’anno sportivo attuale fino ad un importo massimo, come detto, di 150 euro a ragazzo e di 400 euro a famiglia. Il contributo potrà essere richiesto per una sola disciplina sportiva oppure per più discipline non praticate contemporaneamente e, comunque, non potrà essere richiesto per ragazzi che già beneficiano di contributi disposti da altri settori del Comune di Ascoli riferiti alla stessa disciplina sportiva praticata nello stesso periodo. Le domande potranno essere inoltrate entro e non oltre il 20 marzo 2020.

 

In sede di domanda, il costo sostenuto dalle famiglie verrà determinato dalla somma delle ricevute rilasciate dalla società sportiva o, se non è stato ancora completato il pagamento, da una dichiarazione compilata dalla società sportiva attestante il costo del corso frequentato dal ragazzo. In questo modo, si verseranno i contributi sulla base di quanto le famiglie sono realmente chiamate a pagare. I contributi saranno assegnati fino all’esaurimento delle risorse disponibili, tenendo conto di una graduatoria formulata in base al valore della dichiarazione del reddito Isee (che deve essere inferiore a 12.000 euro). Il Comune procederà all’istruttoria delle domande e alla verifica dei requisiti elaborando una graduatoria provvisoria in cui verrà indicato il contributo massimo erogabile ad ogni singola famiglia. Come già sperimentato negli anni scorsi, l’idea delle borse sociali per lo sport resta imperniata anche sull’impostazione delle nuove modalità gestione degli impianti sportivi che creino risparmi per l’ente, permettendo quindi di alimentare il fondo da destinare poi proprio a tutti quei ragazzi con famiglie in condizioni economiche disagiate che dovranno pagare le iscrizioni alle società sportive. Un modo per rafforzare ancora di più la funzione sociale dello sport.

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