Pattuglia dei vigili urbani presidierà Monticelli. Si ipotizza una futura postazione fissa

Nei cassetti di Palazzo Arengo c’è il progetto, a cui si sta lavorando, per attivare subito una maggiore presenza dei vigili urbani per la sicurezza del quartiere di Monticelli. Per poi provare ad arrivare, successivamente, alla creazione di un presidio fisso. L’idea è quella di andare a creare un riferimento costante per i residenti sia dal punto di vista della prevenzione, con controlli quotidiani, sia per intervenire tempestivamente in caso di necessità. Un’iniziativa che il sindaco Marco Fioravanti intende realizzare prima possibile, magari partendo da un pattugliamento quotidiano nel quartiere sin dal nuovo anno, considerando che si tratta comunque di una città nella città (con circa 18.000 abitanti) e quindi con la necessità di monitorare con attenzione problemi legati a micro-criminalità ed emarginazione sociale. Oltre alla stessa viabilità, con un asse centrale ad altissima percorrenza.

 

Si tratterebbe di un progetto articolato, con la prospettiva di andare a medio termine a creare un presidio fisso, ovvero un posto di polizia municipale, nella zona attorno all’ospedale, allargando poi il discorso ad un monitoraggio esteso a tutto il quartiere ma, soprattutto, fornendo un servizio costante, in gradi anche di fungere da deterrente per vandali, spacciatori, microcriminalità in genere. Questo considerando anche che c’è una grande presenza di persone anziane e, quindi, di una fascia di popolazione maggiormente bisognosa di supporto ed assistenza anche dal punto di vista della sicurezza e della vivibilità. Tutto questo considerando anche che Monticelli ha una conformazione molto estesa, allungata, e quindi è teoricamente più vulnerabile da questo punto di vista.

 

In una prima fase, ovvero già dall’inizio del 2020, l’Amministrazione vorrebbe partire con una pattuglia fissa che possa essere presente a Monticelli diverse ore al giorno, per scoraggiare la microcriminalità e controllare le zone ritenute maggiormente sensibili. Poi, in una seconda fase, si dovrebbe invece arrivare al posto fisso di polizia municipale nel quartiere. Presidio che, comunque, vedrebbe concordi anche le forze di opposizione che già in passato avevano sollecitato l’istituzione di un vigile di quartiere. Il problema pratico da risolvere, per sbloccare il provvedimento, partendo dal pattugliamento quotidiano di Monticelli, è quello legato all’attuale carenza di personale a disposizione del Comando dei vigili urbani. In tal senso, però, entro la fine dell’anno dovrebbe sbloccarsi un primo concorso per l’assunzione di 3 nuove vigili. Questo consentirebbe, quindi, di poter organizzare questa pattuglia fissa da destinare ai controlli giornalieri sul popoloso quartiere ad est della città. Considerando che, successivamente, qualche altra assunzione di agenti sarebbe prevista dal Piano di fabbisogno di personale per il 2020.

 

La volontà di intensificare i controlli sul territorio di Monticelli era stata già esplicitata dal sindaco Fioravanti nella fase del programma elettorale, laddove dopo un confronto con gli abitanti del quartiere era emersa la necessità di maggiore sicurezza, fra cui quella legata al discorso della tossicodipendenza soprattutto nella zona vicino al Sert, all’ospedale Mazzoni. Residenti che avevano evidenziato il fatto di non sentirsi tranquilli passeggiando per le vie del quartiere, portando i bimbi nei parchi attrezzati e anche nelle loro abitazioni. Proprio da chi abita il quartiere arriva, dunque, la richiesta di maggiore sicurezza e vivibilità.

Proprio per la sicurezza del quartiere, già in passato anche l’opposizione, attraverso un’interrogazione presentata nei mesi scorsi dal consigliere comunale Francesco Ameli del Pd, aveva richiesto l’istituzione del vigile di quartiere.

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