Il Festival del giornalismo culturale farà tappa al Filarmonici domenica prossima

Parte dai luoghi colpiti dal sisma, la settima edizione del Festival del Giornalismo culturale, che dal prossimo 14 settembre al 6 ottobre prossimi animerà cinque sedi delle Marche sul tema del viaggio, cui partecipano con incontri, dialoghi, workshop, concorsi e spettacoli serali, giornalisti, artisti e uomini di cultura. La manifestazione è stata illustrata oggi da Lella Mazzoli, condirettore del Festival assieme al giornalista Giorgio Zanchini, e dal governatore delle Marche Luca Ceriscioli, sostenitore dell’iniziativa, “che servirà a raccontare nonostante le ferite del terremoto quanto di bello e straordinario c’è nella regione, di cui gli ospiti saranno testimoni e narratori”.
Il giornalismo culturale sarà il primo grande raccontatore degli spazi e dei luoghi di tutte le Marche unite. Narrerà i territori, la storia della Regione ma anche le abitudini e la quotidianità di tutti i grandi autori nati e cresciuti nelle Marche. Parlerà a tutti i cittadini con temi forti e d’attualità, con la finalità culturale e turistica di promuovere il territorio. Ci saranno decine di ospiti, lectio, dialoghi, workshop, concorsi e concerti. Viaggiare significa fare esperienze dei territori. Viaggiare vuol dire raccontare il mondo attraverso la cultura. Ci saranno ospiti di spicco come Gianluca Semprini, Quirino Principe, Davide Rondoni, Marco Carminati, Giuseppe Catozzella, Francesca Mannocchi, Giuseppe Piccioni, Darius Arya, Sandro Gerbi, Lorenzo Cremonesi, Achille Bonito Oliva, giornalisti, scrittori, sociologi, critici ed esperti sul tema del viaggio, il quale verrà approfondito in tutti i campi culturali: la storia, il giornalismo, la letteratura, l’arte, il cinema, i libri, il teatro, ma anche la musica con il concerto di Ernesto Bassignano.  Si parte sabato 14 ad Abbadia di Fiastra.

Domenica 15 settembre invece, alle ore 10, il Festival del giornalismo culturale farà tappa al Teatro dei Filarmonici di Ascoli. Ci sarà uno degli incontri principali di tutto il Festival: tre grandi personaggi quali Marco Carminati, Quirino Principe e Davide Rondoni, racconteranno il viaggio e la storia culturale delle Marche, attraverso Raffaello, Rossini e Leopardi. Il tutto nel segno delle ricorrenze: nel 2020 saranno 500 anni dalla morte di Raffaello, nel 2017 vennero celebrati i 150 anni dalla scomparsa di Rossini e pochi mesi fa venne ricordato Leopardi per i 200 anni dalla scrittura dell’Infinito. “La settima edizione è molto importante, una bella opportunità per tutto il territorio. Lo strumento del giornalismo culturale è fondamentale per raccontare cosa abbiamo di bello e straordinario. Siamo orgogliosi di sostenere il Festival perché rafforza il nostro territorio e permette a tutti di crescere insieme, allargando lo sguardo con possibilità di sviluppo economico e culturale” racconta Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche, ente che da aiuto e manforte al Festival. Il principio cardine del Festival è dare strumenti culturali per comunicare tutto a tutti. “Il viaggio è un tema considerato fondamentale per conoscere il mondo e le diverse culture e sarà il filo conduttore di questa settima edizione del Festival. Siamo l’unico Festival incentrato sul giornalismo culturale in Italia” racconta il direttore Lella Mazzoli. Per questa settima edizione anche SVIM – Sviluppo Marche ha deciso di aderire al Festival. L’amministratore unico, Gianluca Carrabs, spiega: “Abbiamo deciso di puntare sul Festival perché le aree più in difficoltà hanno bisogno di essere raccontate, rappresentante e valorizzate, e il Festival è il contenitore giusto per farlo”.
Nel mese di ottobre il Festival poi toccherà le fedeli sedi di Pesaro, Fano e Urbino.

Anche quest’anno l’Osservatorio News–Italia che accompagna da sempre il Festival con una ricerca su come si informano gli italiani presenterà in anteprima i dati sull’informazione culturale e lo farà a Pesaro il 3 ottobre.
Non mancheranno i concorsi: quello rivolto ai giovani giornalisti, alle scuole,

 

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