Oliva Dop, il presidente del Consorzio Valenti augura buona raccolta e indica i prezzi consigliati

Il presidente del Consorzio per la tutela e valorizzazione dell’oliva ascolana del Piceno Dop, Primo Valenti, interviene attraverso un comunicato per augurare buon lavoro per la raccolta delle olive che inizierà da martedì prossimo e per fornire indicazioni sul prezzo minimo consigliato.

“Siamo nel periodo – spiega Valenti – della raccolta delle olive ascolane del Piceno certificate Dop. Il Disciplinare di
produzione prevede che la raccolta debba avvenire tra il 10 settembre ed il 20 ottobre. Il Consorzio
incaricato dal Ministero dell’Agricoltura di tutelare e valorizzare la Dop vuole augurare buon lavoro
agli olivicoltori e comunica le classi di calibro con il relativo prezzo minimo consigliato che il Consorzio
ha individuato per la campagna olivicola 2019. Il metodo scelto prevede che le olive certificate offerte
dall’olivicoltore saranno sottoposte ad una campionatura rappresentativa e dal campione si preleverà
un kilogrammo di olive. Verranno poi contate le olive presenti nel kilogrammo prelevato e si
determinerà il prezzo secondo il seguente schema: 1 kg di olive composto da 160 a 151 olive = € 2,50 minimo consigliato; 1 kg di olive composto da 150 a 141 olive = € 3,00 minimo consigliato; 1 kg di olive composto da 140 a 131 olive = € 3,50 minimo consigliato; 1 kg di olive composto da massimo 130 olive = € 4,00 minimo consigliato.
Si precisa che se un kilogrammo di olive presenta più di 160 frutti, il prodotto non ha mercato per la
Dop. Il Consorzio garantisce, tramite le imprese di trasformazione iscritte al Consorzio stesso, sia il prezzo
minimo che il ritiro del prodotto certificato DOP; ma, ricorda che la pianta di ulivo deve essere seguita
e curata a tutti gli effetti come un albero da frutto per ottenere olive adatte alla salamoia e alla
farcitura, dato che oltre ai requisiti della pezzatura, le olive devono essere esenti da attacchi di insetti
e da attacchi fungini. E’ importante ricordare che l’olivicoltore potrà ottenere dalla pianta certificata Dop anche una
remunerazione integrativa, ovviamente minore, dalle olive di pezzatura piccola e non idonee alla Dop,
mediante una successiva raccolta – meccanizzata – da destinare alla estrazione di olio.
Si invitano, pertanto, tutti gli olivicoltori delle aree del disciplinare di produzione e cioè degli 88
comuni nelle province di Fermo, Ascoli e Teramo, a contattare il Consorzio per informazioni sul
mercato della varietà ascolana tenera”.

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