Emergenza sociale, all’Arengo si riunisce il tavolo antipovertà. Sotto esame i casi prioritari e le regole da cambiare

Tutti attorno al tavolo dell’Arengo per fronteggiare la preoccupante emergenza povertà. Ripartendo da riunioni quindicinali per affrontare i casi prioritari e, parallelamente,  studiando le nuove regole e una nuova carta dei servizi che permettano aiuti concreti per le nuove fasce deboli che crescono a vista d’occhio. Un’emergenza che non cede il passo e che, soprattutto, sembra prendere forza dalla crescente presenza di quelle famiglie che, per la perdita del lavoro, si ritrovano d’improvviso in ginocchio. Ed ecco, allora, la volontà dell’Amministrazione comunale di rimboccarsi le maniche, insieme a tutta la rete del volontariato cittadino, per cambiare regole e strumenti per aiutare i “nuovi poveri”.

Proprio per contrastare l’emergenza sociale adeguando strumenti e servizi, in queste ultime ore l’assessore alle politiche sociali, Massimiliano Brugni, in sintonia col sindaco Fioravanti, ha chiamato a rapporto attorno al tavolo antipovertà tutte le associazioni che si occupano da anni di chi ha bisogno per definire la strategia e le azioni da mettere in campo per dare risposte efficaci alle tante richieste di aiuto che arrivano a Palazzo Arengo.  I prossimi passaggi, in tal senso, saranno l’avvio della valutazione e della ricerca di soluzioni per i vari casi ad alta priorità da affrontare in maniera sistematica ogni 15 giorni e il confronto continuo per definire nuovi parametri e nuove regole per aiutare in maniera più efficace chi è in difficoltà. Al primo confronto hanno preso parte le associazioni Le querce di Mamre, Zarepta. La casa Stella del Mattino, Laboratorio della speranza, Pas, Betania, Caritas diocesana, San Vincenzo De Paoli.

“Ho deciso, d’intesa col sindaco Marco Fioravanti, – spiega l’assessore Brugni – di chiamare a raccolta le principali associazioni che si occupano proprio delle emergenze sociali per creare e rafforzare la nostra rete sempre più importante per il contrasto alla povertà. I nostri uffici sono già al lavoro per coordinare i meccanismi e andremo anche a creare una nuova carta dei servizi che definisca i compiti specifici di ciascuna componente. Inoltre, si sta lavorando a dei protocolli d’intesa per avviare azioni sinergiche, ad esempio con il Polo di accoglienza. Nel frattempo si sta continuando a tenere sott’occhio tutte le priorità, con schede specifiche per poter intervenire. E di questo ci occuperemo a cadenza quindicinale. Il tavolo antipovertà, infine, rappresenta anche uno dei punti di confronto, oltre alle consulte, per arrivare a mettere a punto il nuovo regolamento, visto che il vecchio è datato, per fornire soluzioni e servizi più efficaci e mirati”.

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