Il tribunale dichiara illegittima la revoca di Antonini da presidente della Start

A distanza di cinque anni, il giudice del tribunale di Ancona della sezione specializzata nella materia d’Impresa ha dichiarato illegittima la revoca di Alessandro Antonini dalla carica di presidente Start. Ora, alla luce della sentenza, è lo stesso Antonini ad intervenire e a ripercorrere le tappe della vicenda.

“Il 16 dicembre 2014 – si legge in una nota diffusa dall’ex presidente della Start – l’allora Sindaco di San Benedetto del Tronto (Giovanni Gaspari) e l’allora Presidente della Provincia di Ascoli Piceno (D’Erasmo), soci di maggioranza della Start Spa deliberarono la revoca di Antonini Alessandro dalla carica di Presidente della Società indicando ben 17 punti quali motivazione di giusta causa senza consentire ad Antonini alcuna replica in merito (es.: contestandAntoninio risultati di bilancio, contestando iniziative intraprese come la linea di Ancona, come il prolungamento della linea di Roma fino a Ciampino, accusando il Cda di aver esaurito le casse sociali, contestando addirittura di non aver agito tempestivamente per la questione degli ammanchi, ecc   ).

Ad essi si unirono, condividendo le cause della revoca, altri Soci della Start: il Sindaco del Comune di Monsampolo del Tronto (Caioni), il Presidente della Multi Servizi Spa, socia del Comune di San Benedetto del Tronto, (De Berardinis).

Il Sindaco Gaspari ritenne che: “le gravità sono tali che ciascuna singola motivazione da sola sarebbe sufficiente per chiedere la revoca”.

Queste alcune delle parole espresse dal Presidente della Provincia D’Erasmo :”la revoca non è un problema politico ma che la Startha perso competitività negli ultimi quattro anni (e sono quelli diAntonini) e che la revoca è frutto degli insuccessi degli ultimi anni che hanno fortemente indebolito la società ……..la revoca viene chiesta nell’interesse della società, nell’interesse dei lavoratori e soprattutto nell’interesse del Trasporto Pubblico Locale al fine di salvaguardare un’azienda e una situazione che sta precipitando giorno dopo giorno.

L’allora Sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, non partecipò al voto e fu l’unico a contestare i punti di revoca ed a far presente all’Assemblea dei Soci che “una eventuale assenza di motivazione espone la società al risarcimento dei danni” e quindi rigettò l’istanza di revoca in quanto la “stessa potrebbe generare risarcimento del danno”.

La revoca avvenne dopo che Antonini depositò in Procura un esposto denunciando un ammanco di oltre 900.000 euro (giugno 2014) e dopo la nomina del Presidente della Provincia D’Erasmo (ottobre 2014) che determinò, insieme al Sindaco di SBT Gaspari, la nuova maggioranza politica di sinistra di quote sociali sufficienti per procedere alla revoca.

Il 18 luglio 2019 il Tribunale di Ancona – Sezione specializzata in materia d’impresa – in composizione collegiale, ha dichiarato la revoca di Antonini disposta senza giusta causa riconoscendo la legittimità della carica di Antonini come Presidente della Start sino alla scadenza prevista e cioè sino al 30 aprile 2016.

Questa sentenza mi restituisce la dignità come persona, l’onestà e la serietà che ho sempre avuto nel lavoro prestato nell’esclusivo interesse della Start, mi riconosce il ruolo determinante che ho avuto nel denunciare un ammanco di oltre 900.000 euro (nato almeno sei anni prima del mio mandato) che se non fermato avrebbe, di certo, portato la Start verso il lastrico e per il quale ad oggi tre persone sono imputate per i reati penali di peculato ed abuso di ufficio.

Ora spero che la Start presti nei confronti di quei soci che hanno deliberato (con arroganza e senza fondamento) la revoca illegittima di Antonini, la stessa attenzione che ha avuto nei miei confronti procedendo verso di loro per il recupero delle soccombenze disposte dalla sentenza senza che ciò vada a gravare sule tasche dei cittadini”.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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