Crisi idrica, la Regione Marche invia il piano degli interventi alla protezione civile

La Regione Marche ha inviato all protezione civile il piano degli interventi necessari per fronteggiare lo stato di crisi idrica che ha indotto la Ciip, da lunedì scorso, a chiudere l’acqua nelle ore notturne dalle ore 23 alle 6 del giorno successivo. Così facendo sarà possibile accedere al finanziamento di 5,8 di euro messi a disposizione dalla protezione civile. Si tratta di cinque interventi, tre dei quali riguardano la realizzazione dell’impianto di soccorso di Castel Trosino che richiede un impegno di spesa di 3,3 milioni di euro. Con il finanziamento saranno garantiti, inoltre, anche i 700mila euro necessari per la manutenzione straordinaria della sorgente di Rocca a sostegno di quella di Foce di Montemonaco, che è tra quelle che ha subito le maggiori ripercussioni dal sisma del 2016, e per l’istallazione di piezometri, strumenti per poter accedere alle falde acquifere, a Foce di Montemonaco e sull’Ascensione. Infine, sarà possibile intervenire anche per il potenziamento del potabilizzatore dell’impianto di soccorso di Fosso dei Galli che rifornisce d’acqua gran parte della zona di San Benedetto. A tutto ciò, poi,  si aggiungono gli oltre 600mila euro di costi straordinari che la Ciip ha dovuto sostenere a causa della crisi idrica: quasi 35omila euro sono serviti  per l’energia elettrica; più di 130mila per i lavori di manutenzione; 116mila euro è il costo dei materiali mentre più di 20mila sono stati spesi per il personale.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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