Possibile società Comune-privati per le nuove scuole da costruire. Sedi temporanee all’ex distretto e in via Recanati

Le nuove scuole comunali, demolizioni e ricostruzioni incluse, potrebbero passare attraverso una importante partnership pubblico-privato. Con un raggruppamento di imprese, tra cui una ascolana, che sarebbe già pronto a consegnare all’Arengo, domani, un progetto complessivo per garantire le nuove sedi scolastiche (antisismiche) già programmate nell’ambito del Piano “Scuole sicure” usufruendo anche dei già definiti stanziamenti milionari post terremoto. In pratica, la proposta che l’Arengo sarà chiamato a valutare, una volta arrivata sulla scrivania del sindaco, riguarda un programma complessivo di interventi per andare anche a prevedere l’attivazione di due sedi provvisorie, con ipotesi all’ex distretto militare in corso Mazzini est e nell’edificio del mercato coperto in via Recanati, per consentire il regolare svolgimento delle lezioni, per circa un migliaio di studenti, una volta che si deciderà di partire con la demolizione di quelle sedi scolastiche che si dovranno ricostruire. Considerando che, a parte la sede di Monticelli per la quale è in programma l’adeguamento sismico, tre nuovi edifici scolastici dovranno sorgere nei prossimi anni per ospitare varie scuole secondo determinati accorpamenti.

L’operazione che potrebbe essere attivata, sulla scorta di questo progetto complessivo che sarà consegnato all’Arengo nelle prossime ore, dovrebbe prevedere – previo anche un avviso per la manifestazione di interesse ufficiale di eventuali privati interessati – la formula della partnership pubblico-privata con una apposita società che dovrebbe essere formata al 51% da privati e al 49% dal Comune. Con un’apposita deroga ministeriale. Il Comune conferirebbe i circa 30 milioni di finanziamenti europei già destinati proprio agli adeguamenti o alla ricostruzione delle scuole per renderle più sicure e antisismiche. I privati, invece, dovrebbero investire circa altri 18 milioni di euro per garantire la copertura di tutti i costi previsti per tutte le operazioni, incluse demolizioni e soluzioni alternative temporanee per ospitare gli studenti (calcolati in circa un migliaio) durante il periodo necessario per la ricostruzione delle nuove sedi. Sedi che, stando almeno alla pianificazione iniziale dell’Arengo, escludendo Monticelli dovrebbero essere tre: la prima, con un finanziamento di 5.943.000 euro, dovrebbe andare ad ospitare la scuola Ceci di via San Serafino, la Collodi di via Rossini, la Rodari e l’asilo Lo scarabocchio; la seconda sede programmata, con fondi pari a  4.702.000 euro dovrebbe accogliere la scuola Cagnucci, la scuola di San Marcello (A e B) inclusa la Montessori, l’asilo Montessori delle Tofare e la scuola elementare del quartiere Luciani; infine, la terza (con finanziamento di 5.796.000 euro) dovrebbe ospitare la Cantalamessa di via Sauro, le scuole di Venagrande, San Gaetano, Falcone e Borsellino di Villa S.Antonio e la Latini di Mozzano. Alla fine, le scuole sarebbero realizzate e gestite da questa società mista, per 30 anni, con l’Arengo che dovrebbe versare in cambio un canone di disponibilità includendo anche l’utilizzo di sedi provvisorie nel periodo di completamento delle nuove scuole. Per ospitare quegli almeno mille studenti che dovrebbero essere trasferiti durante i lavori di demolizione e ricostruzione delle sedi scolastiche per il futuro, la proposta che arriverà sul tavolo dell’Arengo individua quali sedi temporanee, dopo aver escluso l’ipotesi del Colucci, l’ex distretto militare in corso Mazzini (per circa 800 studenti) e il mercato coperto di via Recanati.

 

 

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