Terremoto e contributi, niente proroghe. Molti ascolani rischiano la beffa per i ritardi

La beffa è davvero dietro l’angolo per almeno una parte dei cittadini ascolani che hanno l’abitazione inagibile. Non c’è stata la proroga per la scadenza della presentazione delle schede Aedes fissata per domani, 31 marzo, ma solo una nota del commissario per il terremoto, Paola De Micheli, che chiarisce chi resterà fuori e non potrà beneficiare dei successivi contributi. Considerando che sarebbe semmai dovuta arrivare dal Parlamento, in questa fase affaccendato in tutt’altre questioni. Così come difficilmente si potrà arrivare ad una proroga per le stesse domande di contributo, che devono essere presentate entro il prossimo 30 aprile. Ed anche questo significherebbe che molte delle famiglie che solo in quest’ultimo periodo hanno avuto l’ordinanza di inagibilità per l’abitazione non riusciranno a rientrare nei termini e, quindi, rischieranno di perdere i soldi per la messa in sicurezza. Con la beffa di dover pagare a proprie spese – per una normativa scriteriata – le colpe dovute ai gravi ritardi accumulati in tutta la fase procedurale tra sopralluoghi e schede tecniche.

 

Sulla scadenza di domani, 31 marzo, per la presentazione delle schede Aedes, il commissario De Micheli ha inviato una nota a tutti i presidenti delle Regioni interessate dal terremoto e a tutti i responsabili degli Uffici per la ricostruzione nella quale chiarisce chi resterà fuori e chi, invece, potrà essere inserito nel calderone anche se presenterà la scheda tecnica dopo la scadenza.

“La scadenza per la presentazione delle schede Aedes con le perizie giurate – spiega la De Micheli –  riguarda solo i tecnici che hanno già avuto l’incarico dai proprietari. E, dunque, un numero limitato di pratiche”. Secondo gli uffici del Commissario, dunque, il problema è per quei tecnici che pur avendo già avuto l’incarico non riescono a rispettare la scadenza per la presentazione delle schede con le relative perizie richieste. E “all’inadempienza – scrive la De Micheli – si accompagna la previsione di possibili sanzioni a carico dei professionisti interessati, oltre alla decadenza del contributo per i committenti che non si siano fatti parte diligente nel sollecitare l’adempimento”. In realtà, la legge parla chiaro e il rischio per chi non arriverà in tempo è più che concreto.

 

Per quel che, invece, riguarda l’altra scadenza, ovvero quella ancor più importante della presentazione delle domande per i contributi, fissata per il 30 aprile, il commissario si limita a dire che “la scadenza del 30 aprile per la presentazione delle domande di contributo per la riparazione dei danni lievi è stata ampiamente condivisa con i presidenti di Regione, tutti gruppi parlamentari e i sindaci”. E aggiunge che “come avvenuto fino ad ora, dopo aver acquisito i dati e le informazioni sullo stato dell’arte valuteremo con gli stessi soggetti istituzionali eventuali nuove decisioni nell’ambito delle competenze della struttura commissariale”. Fatto sta che non si scioglie nessun nodo e che resta un grosso punto interrogativo sulla possibilità di accedere ai contributi da chi (e ad Ascoli sono tanti) per ritardi nelle procedure non riuscirà a presentare  la domanda entro la scadenza.

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