Alloggi popolari assegnati a una decina di famiglie nella lista d’attesa

Qualcosa si muove per l’assegnazione di alloggi popolari ad una decina delle oltre 200 famiglie in attesa da tempo nella graduatoria comunale. L’Erap, ente regionale per l’abitazione pubblica, ha infatti ha comunicato all’Arengo la disponibilità di alcuni alloggi di dimensioni che vanno dai 74,96 ai 78,85 metri quadrati e, quindi, gli uffici comunali preposti hanno subito avviato i contatti con quelle famiglie, nel rispetto dell’ordine di graduatoria, che per numero di componenti avrebbero potuto usufruire degli appartamenti resisi disponibili. Non tutti i nuclei familiari in attesa avrebbero potuto, infatti, adattarsi alla tipologia di unità abitative utilizzabili in questa fase. Si è arrivati, quindi, a sistemare una decina di famiglie (con 4 o più componenti), considerando che, comunque, qualcuna di quelle chiamate ha rinunciato per problemi logistici. Un segnale, rispetto ad un problema complessivo di non facile soluzione.

 

Gli alloggi che l’Erap ha messo a disposizione in questa fase per le famiglie in attesa in graduatoria nel territorio comunale di Ascoli sono, come detto, tutti di una grandezza tra i 70 e gli 80 metri quadrati circa. Per questo motivo, gli uffici preposti si sono mossi, scorrendo lungo la graduatoria stessa, andando ad interpellare nuclei familiari composti da almeno 4 componenti, per ottimizzare l’utilizzo degli appartamenti. Qualcuno ha deciso di rinunciare dopo aver visionato l’alloggio disponibile, ma alla fine si è trovata una sistemazione per una decina di famiglie. Ora si dovrà attendere la disponibilità di altri alloggi, considerando che l’Erap ha avviato interventi per la manutenzione straordinaria di case popolari revocate o restituite. Ma è chiaro che il problema, a fronte delle tante persone in attesa, è costituito anche dal fatto che ad Ascoli non ci sono al momento nuove aree da poter destinare ad altri alloggi popolari. In prospettiva a medio termine c’è lo sblocco dei lavori per i 27 alloggi popolari da realizzare a Monticelli, così come dovrebbero essere disponibili alloggi a Pennile di Sotto, ma per il resto tutte le aree che nel corso degli ultimi 20 anni erano state messe a disposizione per accogliere appartamenti a basso canone sono arrivate a saturazione.

care di andare incontro alle circa 200 richieste occorrerà prefigurare nei prossimi anni nuovi scenari. Magari anche cercando di capire fino a dove si potrà andare a recuperare e riabitare il centro storico alla luce della ricostruzione (che però si presenta lunghissima). E sicuramente è anche per le difficoltà di offrire appartamenti a prezzi popolari o comunque calmierati che si accentua sempre più, parallelamente alle difficoltà occupazionali, questo spopolamento. Con giovani coppie e famiglie in difficoltà che si trovano a doversi trasferire per poter contenere i costi. A questo punto si tratta di stoppare ed invertire una tendenza che, aldilà delle famiglie in difficoltà, spinge altre persone a lasciare la città.

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