Le associazioni con sedi inagibili potranno utilizzare fino a fine anno l’ex Dispensario

La regolarizzazione di uso di tutti i locali o immobili comunali per accogliere le associazioni cittadine (in primis quelle in difficoltà, con le sedi a causa del terremoto): sarà questa una delle decisioni-staffetta che dopo essere state avviate da Castelli dovranno trovare il completamento dell’iter nel mandato del nuovo sindaco Marco Fioravanti.

 

Dopo aver approvato una bozza di regolamento proprio per sanare ogni possibile posizione di utilizzo di strutture comunali che nel passato non era stata definita nero su bianco, l’Arengo proprio nell’ultimo periodo della legislatura ha anche deciso di tamponare l’emergenza venutasi a creare per l’inagibilità di diverse sedi di associazioni cittadine che si sono ritrovate, quindi, a causa del terremoto, a non poter svolgere le proprie attività. Il tutto si è concretizzato con l’assegnazione provvisoria, fino al prossimo 31 dicembre, del piano terra dell’ex Dispensario, utilizzato per la parte superiore dall’Università, all’Auser, organismo che rappresenta diverse associazioni e che ha lamentato proprio le criticità emerse dopo il terremoto riguardo lo svolgimento dell’attività da parte di molte realtà del volontariato e della cultura a causa dell’inagibilità di diverse sedi. A questo punto, l’Arengo ha provveduto a concedere gli spazi liberi all’interno dell’ex Dispensario fino a fine anno, in attesa poi di ridefinire tutte le assegnazioni dei locali comunali.

Se nella seconda legislatura targata Castelli è stata definita una nuova regolamentazione per la concessione e l’utilizzo di spazi, locali o immobili comunali, ecco che ora sarà l’Amministrazione comunale guidata da Fioravanti a dover avviare, presumibilmente a partire dal nuovo anno, l’attivazione, dopo un allineamento come data di inizio e di scadenza, di tutti i contratti che dovranno regolamentare l’uso di questi spazi da parte di associazioni o privati. Quindi, da gennaio 2020 si dovrebbero riazzerare tutti i rapporti pregressi per ripartire da zero con le nuove regole. Regole definite per eliminare l’utilizzo abusivo, senza contratti e senza canoni, di immobili e locali di proprietà dell’ente. Come avveniva in passato . Dopo qualche anno dall’avvio della “crociata” per regolarizzare le posizioni di tutti coloro, tra persone fisiche, associazioni, circoli e quant’altro, che utilizzano beni comunali in molti casi da decenni, si è arrivati, quindi, ad un punto fermo dal quale ripartire. Dopo la mappatura e il censimento di locali comunali e loro utilizzatori avviata nel luglio dello scorso anno, gli uffici comunali relativi a patrimonio e bilancio sono arrivati a definire le nuove regole che dovranno ridefinire l’uso di tutti gli immobili comunali. Si tratta, come detto, di una bozza che a questo punto la nuova Amministrazione comunale valuterà ed eventualmente sottoporrà all’attenzione di tutti i diretti interessati, dalle associazioni ai circoli e ai privati, per poi andare ad inquadrare ex novo i rapporti in essere e i nuovi rapporti di utilizzo che si dovessero attivare.

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