La Provincia ha deciso: rifiuti a Relluce anche per i prossimi 6 mesi

Adesso è ufficiale: rifiuti ancora a Relluce per i prossimi 6 mesi. La Provincia ha sciolto il nodo con un decreto firmato dal presidente Fabiani che sblocca la questione consentendo l’abbancamento di altre 950 tonnellate sopra la quinta vasca, prima della sua definitiva copertura. E questo, indirettamente, potrebbe significare un possibile contenimento della tassa sui rifiuti anche per il 2020, dopo il ritocco già apportato quest’anno. A riaprire lo spiraglio, qualche mese fa, era stata la proposta dell’Ascoli servizi comunali che proponeva una soluzione tecnica per poter utilizzare ancora una parte della quinta vasca per l’abbancamento dei rifiuti dopo lo stop arrivato, nel dicembre scorso, dalle discariche fermane che aveva riaperto il discorso dell’emergenza rifiuti e che aveva riportato il conferimento solo per qualche mese proprio a Relluce. Ma ora, con la disposizione ufficiale di Palazzo San Filippo, i conferimenti nella discarica ascolana potranno continuare fino ad esaurimento della quinta vasca.

Con il provvedimento disposto dal presidente della Provincia Fabiani, a questo punto, si potrà continuare a conferire a Relluce, dopo una prima autorizzazione temporanea, fino alla fine di dicembre. Il decreto, infatti, stabilisce che  «la società Ascoli Servizi Comunali, quale titolare della discarica per rifiuti non pericolosi sita nel Comune di Ascoli a Relluce, in deroga alle proprie autorizzazioni, è tenuta ad abbancare nella vasca 5 della discarica stessa un quantitativo di circa 950 tonnellate di rifiuti urbani provenienti esclusivamente dai comuni della provincia di Ascoli. Il provvedimento indica anche alla Picenambiente di procedere con il conferimento dei rifiuti trattati dei comuni della provincia a Relluce. L’Amministrazione provinciale ha previsto anche delle prescrizioni. Ad esempio, l’abbancamento dei rifiuti deve avvenire in conformità alle modalità tecnico – operative – gestionali indicate negli elaborati progettuali, deporre i rifiuti in strati compattati e sistemati in modo da evitare, lungo il fronte di avanzamento, pendenze superiori a 30%, garantire la copertura giornaliera dei rifiuti abbancati con uno strato di terreno a bassa permeabilità, provvedere alla stesura della copertura provvisoria dell’intera vasca 5 (ad eccezione della parte sud-est in cui è stato già realizzato il capping definitivo) entro e non oltre 10 giorni dal termine dell’abbancamento dei rifiuti mediante uno strato di spessore pari o superiore a 20 centimetri di terreno a bassa permeabilità”. Il decreto avrà efficacia per un periodo massimo di sei mesi. I costi per i conferimenti saranno ovviamente a carico dei Comuni interessati nel rispetto delle tariffe individuate dall’apposita convenzione.

 

Dopo lo stop ai conferimenti piceni nel Fermano, disposto dalla Provincia nella parte finale del 2018 proprio per stessa volontà dei gestori delle discariche fermane, nel gennaio scorso, in considerazione della situazione di emergenza, il neo presidente dell’ente, Sergio Fabiani, aveva disposto l’abbancamento di rifiuti urbani, fino a a 8.175 tonnellate, sulla quinta vasca di Relluce, come ipotizzato da Ascoli servizi comunali. Un provvedimento che ha poi portato anche ad uno sconto sulla tari per i cittadini ascolani. Ed ora l’ipotesi di poter abbancare ulteriori rifiuti a Relluce trova conferma con il provvedimento di Fabiani a seguito del progetto presentato alla Provincia lo scorso 4 marzo con il quale si prevede lo smantellamento della copertura definitiva (già realizzato in corrispondenza di una porzione della quinta vasca) e la sostituzione con una copertura equivalente a fine anno.

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