L’Istat inchioda Ascoli: persi altri 564 abitanti in 11 mesi. Ora siamo a 48.209 residenti

Dati demografici inesorabili quelli che accompagnano il capoluogo piceno verso uno spopolamento continuo e allarmante. Un’emorragia di abitanti che, stando all’ultimo dato aggiornato dell’Istat, si attesta su altre 564 persone che hanno lasciato la città in 11 mesi, ovvero tra gennaio e novembre del 2018, passando da 48.773 a 48.209 abitanti. Un dato che fa il bis con i 460 cittadini persi nell’arco del 2017. Continuando di questo passo, con una perdita media di 500 abitanti all’anno, rischia davvero di perdere il proprio ruolo di punto di riferimento, a fronte di  dati che, comunque, di contro vedono San Benedetto reggere comunque stabilizzandosi sui  47.244 abitanti (dato aggiornato allo scorso 31 marzo) dopo che a fine novembre 2018 si trovava a quota 47.369. Di fatto, quindi, c’è ormai un migliaio di abitanti a dividere il capoluogo dalla cittadina rivierasca, ma con l’incubo di questo calo medio di circa 500 abitanti negli ultimi due anni per quanto riguarda Ascoli. Si alza, dunque, anche l’impietosa statistica relativa ai residenti  sul territorio ascolano che passa da 1,2 cittadini in meno ogni giorno (dato del 2017) a 1,5 persone che sono spariti, nel 2018, ogni giorno, dalla casella relativa agli abitanti.

 

Dopo aver vissuto nel 2012 l’addio, da parte di Ascoli, alla soglia dei 50.000 abitanti, con la diminuzione fino a quota 49.873, purtroppo si è intrapreso il percorso del costante spopolamento che dopo essere sceso anche sotto la soglia dei 49.000 residenti adesso si avvia ad andare anche al di sotto di quota 48.000, specie se si confermerà la stessa tendenza. In pratica, con una popolazione arrivata, a fine novembre 2018, a 48.209 abitanti, si sono perse altre 564 persone nel giro di soli 11 mesi, ovvero più di 5 persone al mese hanno lasciato la città (o comunque non ci sono più per altri motivi). Un vero e proprio stillicidio che sembra avere varie cause: dalla differenza in negativo tra nascite e morti al prolungato effetto terremoto, ma anche dal lavoro che è sempre più introvabile, al “caro” abitazioni. Fatto sta che, confrontando il dato della popolazione degli ultimi anni, ovvero da quello del primo gennaio 2015 al 30 novembre 2018, risultano ben 1.651 gli ascolani che mancano all’appello. Di cui, come detto, un migliaio persi solo nel biennio 2017-2018. E’ chiaro che a gravare su questo dato negativo sia ancora l’effetto lungo del post sisma, con molti che decidono di restare sulla costa o lungo la vallata e della costa. Mentre anche i comuni più vicini ad Ascoli, come Folignano e Castel di Lama, si sono stabilizzati.

 

Basta osservare l’evoluzione del dato relativo alla popolazione residente dal 2002 fino ad oggi per capire il declino demografico del capoluogo. Nel 2002, i residenti nel territorio comunale ascolano erano 51.377, nel 2003 gli abitanti erano 51.437, 51.651 nel 2004, la punta massima con 51.829 nel 2005, 51.732 nel 2006, 51.503 nel 2007, 51.629 nel 2008, 51.540 nel 2009. Poi 51.203 abitanti nel 2010, 51.168 nel 2011, 49.873 nel 2012, 49.697 nel 2013, per poi risalire a 50.079 abitanti nel 2014 e tornare a scendere nel 2015 a 49.875 e nel 2016 a 49.407 abitanti. Fino ai dati attuali di 2017 e 2018 che stanno portando la città a scendere sotto i 48.000 abitanti.

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