Ascoli, sconfitta immeritata (3-2) a La Spezia. Arbitraggio inadeguato

Immeritata sconfitta dell’Ascoli a La Spezia (3-2 per i padroni di casa) dopo una gara condizionata da un arbitraggio decisamente inadeguato. Dopo un primo tempo impeccabile e con la squadra bianconera nettamente superiore all’avversario, in vantaggio di due gol e con la possibilità di colpire ancora, arriva l’assurda espulsione di Ninkovic che cambia il volto alla gara. Il bianconero, infatti, commette un normale fallo di gioco a centrocampo su un avversario e viene ammonito (a differenza di quanto avvenuto in precedenza, con falli molto più duri lasciati tranquillamente correre). Ninkovic ha la colpa e la responsabilità di reagire con un gesto di stizza nei confronti dell’arbitro  (mandandolo indirettamente ‘a quel paese’) e della sua decisione. Ma allontanandosi senza discutere. Il direttore di gara viene affiancato dallo spezzino Mora che lo invita – contro il regolamento – ad ammonire ancora e quindi espellere Ninkovic. E se quest’ultimo ha la colpa di aver istintivamente reagito con quel gesto nei confronti dell’arbitro, non può essere ignorato l’atteggiamento assurdo del direttore di gara che non solo non ammonisce Mora nonostante il ‘consiglio’ non dovuto, ma espelle il bianconero a fronte di un fallo che forse non avrebbe meritato neppure l’ammonizione.

Da lì in poi, ecco la gara cambiare volto. Anche per un approccio troppo molle dei bianconeri all’inizio della ripresa, con la complicazione del rigore assegnato ai padroni di casa che spiana loro la strada per ribaltare il risultato. Un arbitraggio, dunque, a dir poco discutibile e determinante in negativo sull’impatto della gara. Così  come, occorre dirlo, discutibili appaiono gli ultimi due cambi di Vivarini (che comunque aveva impostato molto bene la gara) che anziché  sostituire un inconsistente Frattesi, prima canbia Ardemagni togliendo un pensiero alla difesa spezzina e poi, dopo aver subìto il gol del ko, sostituisce il principale potenziale pericolo per gli avversari, ovvero Ciciretti, con un impalpabile Chajia. Per ricorrere, nel finale, a Brosco nel ruolo di centravanti. Certo è, in ogni caso, che se l’Ascoli oggi ha perso questa partita non è sicuramente per propri demeriti…

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