Messa in sicurezza del versante sul ponte di San Filippo, ma prima indagini sulle case

Sarà verificato anche lo stato di fatto dei fabbricati che si trovano nelle vicinanze del costone da mettere in sicurezza sopra il ponte di San Filippo. Un passaggio necessario, anche alla luce dei danni sismici che sarebbero stati subiti da alcuni degli immobili presenti, per garantire la massima sicurezza e sbloccare il progetto definitivo che porterà finalmente, dopo anni di attesa, alla sistemazione del versante sul Tronto che, in quel punto, rischia di franare proprio per l’erosione fluviale. Con un complesso residenziale, “Le terrazze”, che si affaccia proprio sul costone. Si tratta, in pratica, di un’integrazione dei rilievi già predisposti inizialmente, con un estendimento della zona da monitorare includendo anche le costruzioni vicine al versante su cui si andrà ad intervenire.

Adesso l’Arengo, per poter consentire una adeguata progettazione definitiva dell’intervento da eseguire nella zona sopra il ponte di San Filippo, a rischio frane, ha deciso di ampliare l’esecuzione delle indagini preliminari propedeutiche alla progettazione stessa, consistenti in un rilievo dell’area di intervento e nella realizzazione dei verbali di consistenza dei fabbricati situati nelle vicinanze già interessati da danni sismici. Questo per approfondire e capire meglio come ci si dovrà muovere al momento di aprire il cantiere per mettere in sicurezza il versante. L’attuale incarico fa seguito a quelli già affidati per l’esecuzione delle indagini geologiche, geotecniche e sismiche insieme a quello per la realizzazione di una pista di accesso. Si spiana la strada, dunque, alla progettazione che poi permetterà di arrivare finalmente ad aprire il cantiere per la messa in sicurezza della zona che sovrasta il ponte di San Filippo. Un’opera per la quale è già disponibile da tempo un finanziamento ministeriale da 850 mila euro. Con il problema principale da risolvere che è costituito soprattutto dall’erosione fluviale nella zona interessata dall’intervento.

Il problema principale da risolvere, riguardo l’intervento sul versante da sistemare, è costituito dal fatto che ai piedi della scarpata il fiume Tronto, deviando il suo corso ed erodendo la sponda sinistra, ha formato un’ansa piuttosto pronunciata avvicinandosi sempre più al complesso edilizio sovrastante, posto a circa 70 metri di altezza. Dal 1998 ad oggi, a tal proposito, numerosi sono stati gli eventi franosi registrati nella zona.  Per risanare la situazione, l’intervento prevede di mettere in sicurezza l’area  ricorrendo alla realizzazione di una palificata con tiranti per circa 45 metri a monte del limite superiore della zona in frana e di una struttura in cemento armato per il recupero e la salvaguardia della zona verso valle a tutela degli spazi privati. Inoltre, è previsto il rafforzamento della parete, per circa un chilometro con rete metallica, oltre alla realizzazione di un paramento inclinato.

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