La Provincia sollecita Piceno Consind a intervenire per eliminare i cattivi odori entro 60 giorni

Adesso la Provincia, dopo un lungo e articolato iter, concede 60 giorni di tempo a Piceno Consind per effettuare gli interventi finalizzati ad eliminare o comunque ridurre i cattivi odori provenienti dal depuratore industriale di proprietà del consorzio. C’è, infatti, il sollecito che arriva a finalizzare il percorso da seguire, dopo una serie di interlocuzioni con lo stesso consorzio per l’industrializzazione e a seguito di quanto riportato dall’Arpam a dopo alcuni sopralluoghi.  “Le criticità odorigine – scrive l’Arpam – come già riscontrato nei precedenti sopralluoghi, erano riconducibili alle vasche di equalizzazione poste all’inizio del ciclo depurativo. In tali vasche i reflui vengono immessi, in attesa delle successive fasi depurative, dopo le operazioni di grigliatura e dissabbiatura, pertanto sostanzialmente senza variazione del carico inquinante e del potere odorigeno”. Da qui ecco le disposizioni che Piceno consind dovrà attuare entro i prossimi 60 giorni per eliminare o perlomeno ridurre al minimo il problema di questi miasmi che interessano comuni come Castel di Lama e Maltignano. La Provincia chiede a Consind la realizzazione di adeguate coperture dei pozzetti in cui si riversano i reflui da trattare (a monte della “fase abbattimento fosforo”) e la chiusura e pulizia dell’attuale vasca di equalizzazione eq2, mantenendo in funzione la vasca di equalizzazione eq1”.  Inoltre chiede anche di “comunicare al dipartimento Arpam di Ascoli, al Suap e alla Provincia, con un anticipo di 48 ore, l’inizio dei lavori di svuotamento e pulizia della vasca di equalizzazione eq2, indicando la data di fine lavori; di adottare tutti i necessari accorgimenti tecnici, nell’effettuazione dei lavori, tali da evitare il verificarsi di possibili pregiudizi per la salute e l’ambiente; di installare un apposito campionatore in ingresso all’impianto di depurazione per il prelievo del refluo in ingresso (che consenta il prelievo di aliquote orarie) da mantenere a disposizione delle autorità di controllo; di installare presso l’impianto apposita stazione meteo climatica che consenta la registrazione e conservazione dei dati in formato elettronico”.

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