Terremoto, la Regione Toscana dona 1,2 milioni. Serviranno per imprese e servizi socio-sanitari

Sul tavolo della strategia post terremoto, per consentire ai comuni duramente colpiti di rialzare la testa, ora c’è anche un contributo di 1,2 milioni di euro che arriva direttamente dalla Regione Toscana. Un contributo che l’ente regionale ha deciso di concedere, attraverso la Regione Marche, per aiutare in qualche modo la ripresa dei territori che ancora pagano le conseguenze del sisma dell’agosto 2016 (e scosse successive), tra cui molti comuni del Piceno. Ed ora, la cifra messa sul piatto dalla Toscana, tra cui 1 milione dell’ente regionale e circa 200 mila euro dalla raccolta di donazioni volontarie dei cittadini, dovrà essere gestita dagli uffici regionali di Ancona attraverso una convenzione che prevede una trasparente illustrazione (entro 6 mesi) di tutti gli interventi che si intenderanno attivare nei vari comuni colpiti dal terremoto entro l’arco di un anno. Considerando che gli indirizzi già indicati dalla Regione marchigiana riguardano il sostegno alle imprese, l’attivazione di servizi e iniziativa sociali, culturali e socio-sanitarie per la popolazione dei comuni terremotati e interventi per il recupero dei beni religiosi.

 

Grazie alla sensibilità della Regione Toscana, ecco che ora i comuni del territorio piceno e maceratese colpiti dal sisma potranno beneficiare di ulteriori misure di sostegno per la ripresa. Sostegno sia a livello economico che sociale. In particolare, a parte circa 100 mila euro destinati ad associazioni di volontariato che hanno lavorato e stanno lavorando su territori terremotati, ci saranno circa 1,1 milioni di euro a disposizione per interventi che la Regione Marche ha intenzione di effettuare per il superamento dell’emergenza sia attraverso misure finalizzate al sostegno alle imprese e alla ripresa economica e sia interventi rivolti alla realizzazione di strutture temporanee finalizzate a garantire la continuità dei servizi per la collettività e delle attività economiche e produttive, nell’ambito degli 87 comuni marchigiani (tra cui Ascoli e molti comuni piceni) colpiti dal sisma.

 

Una parte della consistente somma messa a disposizione dalla Regione Toscana,  sarà utilizzata – per volontà dell’ente regionale marchigiano – per un supporto alle attività produttive dei comuni marchigiani ricadenti nel cosiddetto “cratere”, concentrando gli interventi nell’ambito dei comuni più danneggiati dagli eventi sismici. Interventi che ora la Regione sarà chiamata a individuare nel dettaglio e ad illustrare attraverso un’apposita relazione entro 6 mesi dalla firma della convenzione con gli uffici regionali della Toscana. Ma oltre al sostegno alle imprese, l’altro indirizzo indicato è quello della realizzazione di «iniziative di carattere sociale, culturale e socio-sanitario – come si legge nella delibera della giunta marchigiana – per il sostegno della popolazione residente nei comuni ricadenti nel cosiddetto “cratere”. Infine, altri soldi verranno utilizzati per interventi di manutenzione, restauro, ricostruzione, riparazione e ripristino delle opere religiose (chiese, edifici di culto e assimilati) sempre nei comuni colpiti dal terremoto.

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