Medici di base, si susseguono i pensionamenti ma non c’è il ricambio. Delibera ferma da febbraio

La medicina di base, ad Ascoli, rischia di diventare un’emergenza a causa del susseguirsi dell’addio ai propri assistiti di diversi medici di famiglia sia per qualche decesso che per i più recenti pensionamenti (ultimo proprio oggi del dottor Gianfranco Bastiani). Tutto questo con una mancanza di ricambio ormai da diversi anni, nonostante ci sia una delibera Asur del febbraio scorso per nominare un nuovo medico ad Ascoli-Folignano-Maltignano, affiancata a quelle per un posto nell’area di Castel di Lama e in quella di Montalto. Possibile emergenza perché, come lo stesso dottor Bastiani vuole evidenziare al momento del commiato, nulla sembra muoversi da troppo tempo e il mancato ricambio di chi se ne va rischia di indebolire il servizio alle famiglie e la caccia al posto libero senza poter più garantire la possibilità di scelta da parte del paziente. Un campanello d’allarme riguardo la possibile evoluzione dello scenario dei medici di famiglia. Considerando che ancora una altissima percentuale di pensionamenti è prevista nei prossimi due o tre anni. Scorrendo la lista dei medici di base presenti sul territorio dell’area ascolana, tra capoluogo e comuni fino alla vallata del Tronto, si contano complessivamente 93 nominati (pediatri inclusi). E di questi, sono 47 (escludendo ora anche il dottor Bastiani che da ieri è ufficialmente in pensione, ma includendo anche i pediatri) quelli presenti ad Ascoli-città. Ma, soprattutto, i numeri continuano ad abbassarsi considerando che dopo gli ultimi addii ai propri pazienti da parte di medici che sono andati in pensione, dal dottor Vannicola all’ultimo in ordine temporale che è proprio Bastiani, non c’è stato ancora alcun reinserimento, ricambio. E questo preoccupa chi ora lascia il proprio posto, essendo arrivato a fine carriera, senza capire dove si andrà a parare.

“Innanzitutto, non posso che ringraziare sentitamente tutti i miei 1550 assistiti – sottolinea proprio il dottor Bastiani – che tanto mi hanno dato con la loro fiducia in tutti questi anni. Molti di loro si sono già dovuti ricollocare con altri medici base, ma ancora circa 500 sono in attesa di una decisione. Se lascio con grande dispiacere questo mio impegno che mi ha dato grandi soddisfazioni, altrettanto dispiacere mi deriva dal fatto che vedo critico lo scenario futuro. In realtà, sono ormai almeno dieci anni in cui non si registra un ricambio dei medici di base ad Ascoli. Non esiste più quel passaggio generazionale che anche nel mio caso ha permesso a noi che eravamo giovani medici di subentrare ai più anziani. Si sta saltando del tutto una generazione. E la cosa che fa pensare è che anche di fronte a una delibera dell’Asur del 28 febbraio scorso con la quale si stabiliva di coprire un posto come medico di base per la zona di Ascoli-Folignano-Maltignano attingendo alla graduatoria, dopo qualche decesso e altri colleghi andati in pensione, come ad esempio Vannicola, non è stato ancora coperto quel posto. E sono passati ormai più di sei mesi. Se poi consideriamo che sono rimasti ancora scoperti altri due posti, a Castel di Lama e Montalto, senza alcuna sostituzione, ecco tutta la questione fa riflettere. E pensare che i medici di famiglia se messi in grado anche di fare diagnostica di base potrebbero anche contribuire concretamente a diminuire gli accessi inutili al pronto soccorso o all’ospedale”. Si profila, dunque, secondo Bastiani e anche altri suoi colleghi, un depotenziamento di fatto della medicina di base per la mancanza di ricambio.

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