Parcheggio San Pietro in castello: complicazioni per rischio crolli e amianto

Spuntano complicazioni che rallentano il percorso di ampliamento del parcheggio di San Pietro in castello: il rischio crollo di alcune rocce e la presenza di amianto. Due gli interventi che l’Arengo ora dovrà avviare prima di sbloccare il cantiere vero e proprio che per settembre dovrebbe portare quasi al raddoppio degli stalli disponibili, dai 50 attuali ad oltre 80. Posti auto che saranno poi utilizzabili sia dai residenti del centro che da tutti gli altri automobilisti, dietro pagamento del ticket. E se per l’amianto il problema era sicuramente stato previsto o comunque era prevedibile, considerato il periodo di realizzazione delle palazzine presenti, non era stata messa in cantiere anche la necessità di intervenire urgentemente su alcune parti rocciose nella zona che lasciano prefigurare possibili distacchi e crolli nella zona. Un imprevisto, quest’ultimo, affiorato proprio a seguito del primo appalto avviato dall’Arengo e relativo alla ripulitura delle mura di cinta dell’area e del versante proprio sotto il complesso di San Pietro in castello. Il che, tradotto in termini pratici, vuol dire comune un allungamento dei tempi.

 

Dopo l’attività di diserbo e ripulitura manuale di tutte le strutture murarie di San Pietro in castello ricoperte interamente dalla vegetazione, oltreché del versante sottostante, è emersa questa presenza di «volumi rocciosi molto fratturati ed in posizione di imminente crollo e alla predisposizione delle misure di sicurezza per non arrecare danno alla strada comunale». Una situazione che, per l’appunto, secondo i tecnici comunali richiede di procedere con urgenza all’effettuazione di lavori di disgaggio delle rocce a rischio crollo e alla predisposizione delle più idonee misure di sicurezza. L’Arengo ha, quindi, subito proceduto all’affidamento dell’intervento alla stessa ditta specializzata che ha effettuato l’attività di ripulitura delle mura.

Altro intervento propedeutico all’apertura del cantiere che prevede, per l’ampliamento, oltre alla messa in sicurezza delle rocce che rischiano di crollare, riguarda anche parti di amianto da rimuovere, presenti nelle vecchie palazzine. In particolare, la presenza della sostanza nociva è stata riscontrata in alcune canne fumarie e serbatoi e ora si dovrà procedere con lavori di bonifica di tutti i manufatti in cemento-amianto nell’area. Anche in tale direzione, l’Amministrazione comunale si è già mossa affidandosi ad una ditta specializzata. Si dovrà, quindi, procedere alla rimozione e allo smaltimento di circa 15 metri di canne fumarie di diversa lunghezza contenute all’interno degli edifici di proprietà comunale a San Pietro in castello e allo smontaggio e smaltimento di un serbatoio di eternit. L’intervento prevede un tempo massimo di 60 giorni per la conclusione. Una volta conclusi anche questi lavori, incrociando le dita e auspicando di non incappare in qualche altro imprevisto, dovrebbero finalmente partire quelli per l’ampliamento del parcheggio, presumibilmente a settembre, che consentirà di aumentare i posti auto disponibili da circa 50 ad oltre 80 stalli a zona mista. Con una condivisione dei parcheggi tra residenti e automobilisti che pagheranno il ticket. Considerando che proprio questa struttura avrà un ruolo importante da svolgere anche nella prospettiva di dover tamponare, successivamente, anche i posti per residenti che si perderanno in piazza Sant’Agostino con l’avvio della riqualificazione della zona.

 

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