Edilizia, un balzello per gli interventi su edifici con cambio di destinazione

Dovrà pagare un contributo straordinario all’Arengo chiunque sistemerà edifici con cambio di destinazione o costruirà grazie a una variante urbanistica. Questo l’obbligo, sancito dall’apposito regolamento appena approvato dal consiglio comunale, che prevede poi nuovi investimenti delle somme incassate dall’ente in servizi pubblici come parcheggi, aree verdi o altro nelle stesse zone interessate dai cantieri. Un balzello, dunque, in arrivo per chiunque vedrà aumentato il valore del proprio edificio o della propria area. In altre parole, una specie di tassa sulla valorizzazione degli immobili e delle aree.

 

L’idea dell’Arengo di introdurre un contributo straordinario da far pagare a chi realizzerà o sistemerà edifici con cambio di destinazione o in aree al centro di varianti urbanistiche nasce da una vecchia legge, del 2014, che introduce questa possibilità per i Comuni quale riconoscimento dell’interesso pubblico di un intervento privato in variante, in deroga o in cambio di destinazione d’uso. Con un costo ulteriore, però, per chi andrà a realizzare l’intervento. Il provvedimento di istituzione di questo contributo straordinario, di fatto, si basa sulla valutazione del maggior valore che viene generato per immobili o aree proprio da cambiamenti, a livello urbanistico, rispetto allo stato attuale. Un maggior valore che viene calcolato dall’Amministrazione comunale (suddiviso tra l’ente e il privato almeno al 50%) e che la parte privata sarà tenuta ad erogare come versamento finanziario vincolato alla realizzazione di opere pubbliche e servizi da realizzare nel contesto in cui ricade il singolo intervento. O, eventualmente, attraverso la cessione di aree o immobili sempre con destinazione a servizi di pubblica utilità, edilizia residenziale sociale o opere pubbliche. Il contributo straordinario verrà calcolato sulla base dei valori del mercato immobiliare, considerando anche il valore di trasformazione dell’immobile.

 

I proventi del contributo straordinario, come detto, dovranno essere obbligatoriamente utilizzati dall’Arengo per finalità di riqualificazione urbana (reperimento di aree, realizzazione di opere e servizi pubblici) nello stesso ambito in cui ricade l’intervento soggetto a contributo. Potranno essere previste, in alternativa al versamento delle somme dovute come contributo, alternative come la cessione di aree o di immobili da destinare a servizi di pubblica utilità, a edilizia residenziale sociale (quindi per appartamenti a canoni agevolati per famiglie in difficoltà) o ad opere pubbliche. In tal senso, sarà il consiglio comunale a dover eventualmente accettare una eventuale cessione di immobili o aree, valutandone l’adeguatezza. Il contributo straordinario potrà essere versato al Comune contestualmente al pagamento del contributo di costruzione. E comunque il versamento dovrà avvenire entro 90 giorni dall’entrata in vigore della variante stessa. Chiaramente, il balzello non sarà dovuto nel caso di interventi edilizi da realizzare in aree regolamentate dal vigente Piano regolatore e non sottoposte a varianti. Della serie, cambiare spesso conviene, ma c’è un prezzo da pagare.

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