Piano traffico, che fine hai fatto? Manca l’approvazione in Consiglio e il sito internet è sparito

Dopo quasi due anni dalla consegna all’Arengo di tutti i documenti, una domanda sorge spontanea: che fine ha fatto il Piano traffico ascolano? Aldilà dei notevoli problemi creati dai cantieri post sisma in pieno centro, con transenne e modifiche alla viabilità e alla sosta tutt’ora in corso, la verità è che tutto l’elaborato messo a punto dagli esperti del Centro logistico dell’Università La Sapienza e consegnato all’Arengo nell’agosto 2016 è ancora nei cassetti, in attesa dell’approvazione in consiglio comunale. Nonostante la presa d’atto proprio a fine 2016 da parte della giunta e l’annuncio, ad inizio 2017, dell’avvio delle procedure per arrivare al sì definitivo a Palazzo dei Capitani. Nel frattempo sono stati attivati varchi e ztl, tra diverse peripezie, per le problematiche – è doveroso sottolinearlo – dovute agli effetti del terremoto, ma l’iter non si è mai concluso.

Nel frattempo, è sparito del tutto anche il sito internet appositamente creato e pubblicizzato dall’Arengo proprio relativo al piano del traffico, attraverso il quale si invitavano i cittadini a collaborare segnalando problemi, suggerendo correttivi e altro ancora. Così come esiste anche una pagina facebook tematica, appositamente creata, ma è completamente priva di contenuti. Un silenzio totale anche sul web, dunque. Ma ad incuriosire resta il fatto che dopo l’attivazione di parte degli indirizzi contenuti nel Piano, come appunto i varchi elettronici, il documento non sia ancora arrivato nella sala consiliare ormai quasi due anni dopo (al momento sono passati 21 mesi) dalla consegna dell’elaborato da parte dei tecnici incaricati.

Dopo un primo incarico nell’ottobre 2011 al Centro logistica e trasporti dell’Università “La Sapienza” di Roma, solo un mese dopo viene attivato il sito per ospitare, gradualmente, tutta la documentazione relativa a quello che sarebbe poi diventato il nuovo Piano del traffico (mobilità e sosta) cittadino. E gli esperti incaricati iniziano a fornire alcuni dati di monitoraggio della situazione appena rilevati. Poi al primo incarico di studio, secondo quanto riporta l’Arengo nel sito dell’ente, tra il 2012 e il 2013 si provvede ad incarico per gli indirizzi e la stesura del Piano, con successiva nuova convenzione anche nel maggio 2016. Nel frattempo, a marzo 2015 erano state ventilate le prime indicazioni e successivamente, a luglio 2015, l’Arengo procede intanto con il bando per l’acquisizione (a noleggio) dei varchi elettronici già previsti per il controllo delle zone a traffico limitato. A giugno 2016, dopo aver messo tutti i dati del monitoraggio su viabilità e sosta in essere, viene data la parola ai cittadini, chiamati ad esprimersi attraverso l’apposito sito internet riservato al Piano traffico di Ascoli. Nei primissimi giorni del successivo mese di agosto 2016, secondo quanto confermato dal sindaco Castelli, un grosso faldone arriva all’Arengo. Decine e decine di pagine che racchiudono il nuovo, atteso, Piano del traffico ascolano. A consegnare il tutto sono proprio loro, gli esperti docenti universitari che hanno concluso il lavoro di pianificazione della futura mobilità in città. Si conta di arrivare in tempi rapidi alla presa d’atto in giunta e, poi, mentre si attiveranno i varchi, si passerà il tutto all’attenzione del consiglio comunale per l’approvazione. Cosa che, poi, non avverrà.

 

Proprio mentre l’Arengo si ritrova a ragionare sul Piano traffico e la sua tempistica, tra agosto e ottobre 2016 piombano su tutta l’attività amministrativa gli effetti devastanti del terremoto. E nel periodo a ridosso delle principali scosse telluriche, traffico e viabilità passano ovviamente in secondo piano, a causa delle emergenze. Anche a causa dei primi cantieri-volanti per le messe in sicurezza più urgenti. Ma l’Arengo prova ad andare avanti e a fine 2016 arriva la presa d’atto in giunta del nuovo Piano Traffico. Poi a gennaio 2017, attraverso un comunicato ufficiale, l’Amministrazione comunale annuncia l’avvio dell’era dei varchi elettronici – nel frattempo il terremoto si fa risentire con forza il 18 gennaio – e annuncia di voler procedere con l’iter di approvazione in consiglio comunale. Viene approvato, sempre a gennaio, il nuovo regolamento per isole pedonali e zone a traffico limitato con varchi e modifiche alla viabilità. Nel frattempo, col passare dei mesi, la situazione si complica per il numero dei cantieri post terremoto che cresce a vista d’occhio, con ordinanze per modificare la viabilità e la sosta. E arriva, inevitabile, anche la necessità di disattivare un varco, quello di rua Tessitori, installandone un altro in via Bonaccorsi. Qualcuno commenta amaramente che alla fine il Piano traffico lo stia decidendo il terremoto. Infine, eccoci ad oggi con la lunga serie di interventi e cantieri per lavori di riqualificazione stradale e per servizi (dall’acqua all’energia e alla telefonia) che bloccano a singhiozzo e in diverse zone della città, la normale circolazione. Ma il Piano traffico, nel frattempo sparito anche dal web, non è ancora riuscito ad arrivare nella sala della Ragione per l’approvazione del consiglio comunale. Con la chiusura della legislatura che ormai si avvicina a grandi passi.

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