L’ex Maternità diventerà residenza per studenti universitari e albergo nel periodo estivo

Una residenza per studenti all’ex Maternità pronta a trasformarsi, nel periodo estivo, in una struttura ricettiva a tutti gli effetti. Con un target di riferimento prevalentemente giovanile. E’ questa una delle novità che emergono dagli indirizzi dell’Arengo per lo sviluppo della cittadella universitaria in città. Ma, nel quadro complessivo, spicca anche l’ulteriore tassello che riguarda, invece, la scuola media di Monticelli per la quale si prevede un ampliamento con nuovi locali da destinare al corso di laurea in infermieristica. L’Arengo, dunque, ci crede e punta sull’ampliamento e il completamento del Polo universitario, anche se dalla carta – per passare alla realtà – occorrerà ora individuare i canali giusti di finanziamento. Dopo aver restaurato l’ala sud dell’ex ospedale Mazzoni, già sede dell’attività didattica dell’Unicam, l’Amministrazione comunale intende ora proseguire il cammino provando ad investire ancora sulla crescita e il consolidamento delle attività di formazione dell’Università di Camerino e dell’Università Politecnica delle Marche, già presenti in città. Attualmente, i corsi di Unicam esistenti si compongono della Scuola di architettura e design  e dei corsi di Architettura, Disegno industriale, Design computazionale, Tecnica e diagnostica per la conservazione e il restauro (due corsi di laurea triennali e due corsi di laurea magistrali in architettura, in design e il corso di laurea in Tecnologia e diagnostica per il restauro dei beni culturali). Poi ‘cè l’Università Politecnica delle Marche con la laurea in infermieristica (facoltà di Medicina e chirurgia). La convinzione dell’Arengo, come traspare anche dal programma triennale, è  che gli investimenti in formazione, ricerca e creatività possano rappresentare i principali elementi per il sostegno economico e sociale del territorio. A tal fine, “la realizzazione di strutture universitarie, ad oggi in parte mancanti, rappresenta un elemento di competitività non solo per il sistema universitario ma anche per l’intera città”.

 

L’obiettivo prefissato dal Comune è chiaro: promuovere un apposito programma per il completamento della realizzazione della cittadella universitaria che, ad oggi, consta già di quattro sedi universitarie messe a disposizione dall’Amministrazione nel raggio di 500 metri in linea d’aria con la sede di lungo Castellano, quella del convento dell’Annunziata, quella in via Pacifici Mazzoni al civico 2 e il nuovo Polo universitario che comprende l’ala sud–est del vecchio ospedale. Inoltre, di quella che può essere considerata la cittadella universitaria fa parte integrante anche il nuovo auditorium “Montevecchi” che, pur gestito dal Comune, può svolgere anche funzioni di aula magna per le attività didattiche.

 

Il piano degli interventi da attuare, copertura finanziaria permettendo, prevede sulla carta il recupero dello stabile dell’ex Maternità da destinare a residenza universitaria (dotata anche di mensa-refettorio), ma anche il futuro completamento dell’ala nord dell’ex ospedale Mazzoni (Polo universitario) da destinare ad attività didattiche (aule e laboratori); la riqualificazione del parco della Rimembranza che circonda l’intera cittadella universitaria (da via della Rimembranza fino alla Fortezza Pia). Inoltre, previa concertazione con la Politecnica delle Marche, si ipotizza anche di inserire anche il completamento del complesso scuola media di Monticelli (appositamente stralciato dal Contratto di quartiere II) con l’attribuzione di ulteriori spazi per la Scuola di infermieria.

Il recupero dell’ex Maternità permetterebbe alla città di dotarsi di una struttura per residenze universitarie ma che,  nei periodi tipicamente meno affollati per l’utenza universitaria (estate, periodo natalizio, periodo pasquale e grandi avvenimenti) consentirebbe – secondo le intenzioni dell’Arengo – di intercettare un nuovo target turistico giovanile che solitamente, per motivi di budget legati alla spesa per il vitto e l’alloggio, sceglie mete turistiche dotate di strutture a loro più idonee. Quindi, quella struttura avrebbe una doppia funzionalità.

Il recupero dell’ala nord dell’ex ospedale Mazzoni (contigua all’ala sud, già operativa), previo coinvolgimento della locale Università, permetterà, invece, di dotare il sistema universitario di strutture idonee a sviluppare attività didattiche e di ricerca a completamento dei corsi di formazione e ricerca legati all’architettura, al design e al restauro dei beni culturali, ad oggi non ulteriormente incrementabili. Inoltre, il recupero del parco delle Rimembranza avrebbe lo scopo di dotare un’area a vocazione culturale di aree verdi attrezzate ed interamente percorribili dall’utenza universitaria, dai cittadini e dai turisti “recuperando percorsi di elevata valenza anche dal punto di vista storico culturale idonei alla fruizione turistica dell’intera cittadella universitaria. Un’operazione complessiva che dovrà essere valutata e concordata con gli Atenei ed anche con l’Ersu, con una valenza sia dal punto di vista dell’attrazione universitaria (con servizi adeguati inseriti in contesti storico culturali di rilievo), ma anche dal punto di vista turistico.

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