Cia: con le gelate dei mesi scorsi a rischio l’olio del Piantone, uno dei prodotti tipici del territorio

Le gelate dei mesi scorsi potrebbero mettere a rischio l’olio del Piantone di Falerone, uno dei prodotti tipici del territorio. Le temperature rigide registrate durante lo scorso mese mese di febbraio hanno rovinato la produzione delle olive, non solo di quest’anno ma anche del prossimo. A lanciare l’allarme è la Cia – Confederazione agricoltori di Ascoli, Fermo e Macerata che per questo richiede degli interventi tempestivi da parte della Regione Marche. “Nel mese di febbraio le gelate hanno provocato dei seri danni, distruggendo quasi completamente la produzione del Piantone di Falerone – commenta Ruggero Rossi, agricoltore associato alla Cia provinciale e titolare dell’azienda Villa Clementi di Falerone -. Un danno che hanno riscontrano anche gli altri agricoltori che operano nei terreni presenti nei comuni limitrofi. Per questo nei giorni scorsi ho incontrato il sindaco di Falerone per vedere se a livello regionale ci sia la possibilità di ricevere degli aiuti per far fronte a questa situazione di emergenza”. Il Piantone di Falerone viene coltivato nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, con maggiore concentrazione nelle aree interne del fermano. L’olio ottenuto da questa cultivar marchigiana risalente all’Impero Romano si caratterizza come un fruttato medio all’olfatto, con un buon piccante e amaro al gusto.Il frutto è di medie dimensioni, con forma cilindrica. Il colore varia dal verde-chiaro al nero-violaceo; l’invaiatura è media e contemporanea. L’olio si presenta di colore giallo con sfumature verdi. L’odore è di fruttato medio, di tipo erbaceo, con sentori di pomodoro, carciofo e mela; il gusto è caratterizzato da una sensazione di dolce iniziale, con un buon piccante ed un’accentuata nota di amaro al retrogusto. L’olio ottenuto dalla varietà Piantone di Falerone è indicato a crudo su piatti dal gusto deciso, quali verdure amare, grigliate di carne rossa e pizze. “Anche l’oliva tenera ascolana così come tutti gli ulivi, soprattutto quelli esposti verso sud – dichiara Ugo Marcelli presidente della Cia provinciale di Ascoli, Fermo e Macerata – stanno subendo le conseguenze delle gelate avute nei mesi scorsi. I danni si potranno calcolare in maniera più precisa non appena inizierà la fase della ripresa vegetativa”.

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