Venduto palazzo Catenacci all’Invimit, la Provincia incassa 3,7 milioni di euro

L’atto di vendita di palazzo Catenacci è stato firmato questa mattina a Roma nella sede dell’Invimit. La Provincia di Ascoli ha dunque ceduto alla società del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per un importo di 3 milioni e 700 mila euro, l’immobile in corso Mazzini 39 dopo una complessa procedura di evidenza pubblica.

“La conclusione ufficiale di questa alienazione costituisce uno dei capisaldi per la tenuta e la stabilità del Piano di Riequilibrio Finanziario ed una svolta nel percorso di risanamento dell’ente – spiega con soddisfazione il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo – si determina infatti un impatto molto positivo sui conti della Provincia e sulla sua capacità di cassa. Inoltre l’Ente avrà anche a disposizione circa 1 milione di euro in più per gli investimenti in strade e scuole, ricavato rispetto ai precedenti tre bandi pubblici e due manifestazioni di interesse, tutte andate deserte, che avevano da ultimo come base d’asta 2 milioni e 700 mila euro. Ringrazio – prosegue D’Erasmo – i dirigenti e tutti i dipendenti dei servizi interessati che hanno svolto un lavoro intenso e complesso per giungere a questo traguardo che suggella il sensibile miglioramento della situazione economica finanziaria trovata all’inizio del mandato e che ci fa guardare con maggiore serenità e fiducia al nuovo anno”.

Attualmente l’edificio, situato in pieno centro storico di Ascoli e composto da una superficie lorda di circa 2.400 mq., ospita in locazione il comando provinciale della Guardia di Finanza. Una soluzione questa funzionale di grande importanza per la nostra comunità locale, nata in piena sinergia della Provincia con la Prefettura, la Guardia di Finanza e il Demanio delle Stato – Marche e che ha consentito di risolvere con rapidità ed efficacia la problematica causata dal terremoto che aveva reso inagibile la precedente sede delle Fiamme Gialle. Una soluzione che è stata resa possibile con il trasferimento del Servizio Urbanistica della Provincia in zona Pennile di Sotto e grazie anche alla grande disponibilità dell’Istituto del Movimento di Liberazione della Storia delle Marche – Biblioteca “Ugo Toria” e Anpi che hanno accettato di trasferire le proprie sedi in altri prestigiosi siti di proprietà della Provincia.

 

 

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