Aree per la sosta in sicurezza in caso di emergenza neve e chiusura della Salaria nel tratto ascolano: è questa una delle disposizioni prevista dal Piano già pronto sulle scrivanie di Prefettura, Anas, polizia stradale e tutti i Comuni interessati. Un Piano che prevede le modalità di intervento in caso di problemi legati proprio dalla neve a livello di transitabilità e di assistenza alle persone eventualmente bisognose di soccorso. Occhi spalancati e procedure certe, quindi, ancor più dopo quanto accaduto nello scorso gennaio in tutto il centro Italia, Piceno incluso. In poche parole, è stata definita nei dettagli la strategia operativa in caso di situazione di emergenza che potrebbe verificarsi a seguito di precipitazioni nevose, incidenti, intasamenti o temporanea sospensione della circolazione sulla Salaria, per i tratti ricadenti in provincia di Ascoli, l’attivazione delle misure di soccorso e la gestione delle stesse. Il tutto sotto il coordinamento dell’Anas di Ancona d’intesa con la Prefettura ascolana e la polizia stradale. Il Piano per l’emergenza neve legata alla viabilità in provincia, Salaria in primis, prevede che ad attivare le produre di allertamento debba essere il Comando della polizia stradale di Ascoli o l’Anas, secondo specifiche procedure di allertamento. Ed in caso di necessità di assistenza personale agli utenti della strada in difficoltà, si prevede la possibilità di interventodi mezzi e uomini del volontariato di Protezione civile. Si definisce anche come intervenire nel caso di chiusura al traffico dei tratti stradali critici della Salaria (ricompresi tra il centro abitato di Acquasanta e Trisungo), per cause riconducibili a precipitazioni nevose o per altre cause: non sarà possibile attuare il trasferimento del flusso veicolare sulle arterie provinciali “Trisungo-Tufo”, “Valfluvione” e “Picena”) in quanto le stesse presentano tuttora diversi tratti interdetti alla circolazione a causa degli eventi sismici. Pertanto si dovranno prevedere, in tal caso, almeno per i mezzi pesanti, blocchi sulla strada concordando, in relazione alle circostanze rilevate, le alternative più idonee alla circolazione. In particolare, in caso di parziale impraticabilità della Salaria, a fronte dell’inesistenza di percorsi alternativi, al fine di favorire almeno la circolazione dei veicoli leggeri si prevede il filtraggio dei mezzi pesanti lungo il Raccordo autostradale 11 e la Salaria, in alcune seguenti aree che, all’occorrenza, saranno utilizzate anche per lo stoccaggio dei veicoli adibiti al trasporto di merci.
Le aree dove verranno canalizzate le auto in caso di chiusura per neve della Salaria sono state individuate, per chi si rechi verso Roma, per quanto riguarda il raccordo autostradale (superstrada) nell’area di servizio Sirio territorialmente nel comune di Maltignano e per la Salaria nella stazione di servizio Q8 ad Ascoli e in quella dell’Agip ad Acquasanta. Per chi invece si diriga verso Ascoli, le aree di canalizzazione delle auto previste sono al km.145+800 est della zona industriale ad Arquata, utilizzabile per la parte non occupata dalle casette per il terremoto e, nel caso non bastasse, la sosta dei mezzi potrebbe avvenire anche lungo la carreggiata dal confine col Lazio fino a Pescara del Tronto. Inoltre, altra area da utilizzare sarà quella della stazione di servizio Esso a Trisungo. Tutte le aree saranno presidiate dalla polizia stradale.
Nell’eventuale situazione di criticità dovuta alla neve o a qualsiasi altra anomalia che possa determinare problemi o rallentamenti del traffico sulla Salaria tali da causare potenzialmente un’interruzione della circolazione ed uno stazionamento delle persone bloccate sulla sede stradale, l’Anas metterà in preallarme la Prefettura aggiornando costantemente sull’evoluzione della situazione. In caso di complicazione della situazione, si prevede l’attivazione del Piano con l’intervento di assistenza alle persone e l’acquisizione di notizie dettagliate sulla localizzazione dei punti di crisi da raggiungere, sull’approssimativo numero dei veicoli con persone in difficoltà e gli eventuali casi di particolare gravità.
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