Oltre 5000 multe non pagate in 6 mesi, l’Arengo cerca di recuperare 390 mila euro

L’Arengo adesso va a caccia di circa 390 mila euro relativi a 5.280 multe non pagate da ascolani e visitatori della città nel primo semestre del 2015. Con verbali di contravvenzione che, nel  frattempo, hanno seguito il loro normale corso fino ad arrivare ora alle procedure che saranno attivate dall’Agenzia delle entrate (sostituitasi ad Equitalia). Oltre 5.000 multe non pagare in sei mesi, tra l’altro, sono un numero che fa riflettere sul carico di infrazioni contestate agli automobilisti ascolani. E adesso si va avanti con la procedura delle riscossioni coattive cercando di recuperare almeno una parte della somma non pagata dai cittadini multati ormai più di due anni fa. Tra l’altro, lo stesso Arengo sa bene che molto probabilmente si riuscirà a recuperare solo una minima parte della cifra richiesta, presumibilmente di circa 50 mila euro.

 

L’Amministrazione ha proceduto ora all’iscrizione a ruolo – che prelude al passaggio di consegne all’Agenzia delle entrate per il recupero delle somme previste – dopo aver portato avanti tutto l’iter previsto. In prima battuta,  il Servizio contravvenzioni ha provveduto, mediante lettera, ad invitare i contravventori al pagamento della sanzione amministrativa prima della stesura della “minuta di ruolo”, dando così la possibilità agli interessati di pagare la sanzione senza la maggiorazione e gli interessi legali. Dopodiché, scaduti i termini e verificato il mancato pagamento di tali somme, si è deciso di procedere con l’iscrizione al ruolo ordinario per le sanzioni amministrative del  primo semestre 2015, con le dovute maggiorazioni. Ed ora dall’area riscossioni dell’Agenzia delle entrate partiranno i solleciti di pagamento come detto un importo complessivo di circa 390 mila euro (per la precisione 389.062,75). Ma, come detto, ben 330.703,34 euro verranno inseriti, in bilancio, sotto la voce del fondo crediti di dubbia e difficile esigibilità, sulla base delle percentuali di incasso storicamente realizzate nel corso degli anni precedenti.

 

Se è vero che il grosso di queste 5.280 multe non pagate riguarda automobilisti residenti ad Ascoli, poco meno di un migliaio è costituito, invece, da persone che sono venute nel capoluogo piceno da fuori. Se 4.472 sono le sanzioni irrogate agli ascolani, ben 808 sono le multe comminate a visitatori della città, ovvero persone non residenti ad Ascoli.  Il maggior numero di automobilisti “forestieri” multati è riferibile alla provincia di Teramo, con 357 verbali di contravvenzione.  A scendere, ci sono gli anconetani (48 multe), i romani (42) e i pescaresi (36). Il dato degli automobilisti multati non residenti ad Ascoli si attesta su numeri che, come in passato, evidenziano la difficoltà di riuscire a recuperare le somme dovute da persone che magari si sono visti recapitare una multa a casa dopo essere ripartite da Ascoli, magari ignare di aver commesso qualche infrazione.

 

 

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