Ecco dove finiscono i rifiuti ascolani raccolti con il porta a porta

In questi giorni in cui tiene banco la nuova modalità del porta a porta totale, con l’addio ai cassonetti in tutta la città, molti ascolani si pongono una domanda: ma i nostri rifiuti, differenziati, dove vanno a finire? La risposta arriva direttamente dal centro operativo di Ecoinnova-Ascoli servizi comunali, nel centro servizi di Marino, dove si completa il processo di smistamento dei rifiuti raccolti in tutte le zone della città. Ad esempio, l’umido finisce… nei terreni agricoli. E la verità è che tanti sono i percorsi che i rifiuti degli ascolani intraprendono, secondo la tipologia, per garantire un minore impatto ambientale, un riuso e riciclo di alcuni materiali e anche un minor impatto economico per la comunità con meno immondizia che finisce in discarica. In altre parole, lo sforzo degli ascolani risulta giustificato, sperando anche che possa presto anche tradursi in una riduzione della Tari.

L’UMIDO
I rifiuti organici vengono raccolti dai camioncini in giro per la città e portati tutti al centro di trasferenza, attualmente ubicato a Marino del Tronto. Qui ci sono dei cassoni che vengono riempiti e agganciati a camion che trasferiscono questi rifiuti all’impianto di compostaggio a Relluce. Un centro che può trattare fino a 10 mila tonnellate all’anno. Ed è lì che si dà il via al procedimento di compostaggio, con il rifiuto organico che viene mischiato ad un 30% di verde triturato in un apposito miscelatore. Questo prodotto finale viene lasciato per circa 30 giorni in 5 biocelle ermetiche. Poi il compost viene recuperato e fatto vagliare e quindi il tutto viene ritirato, gratuitamente, da contadini o imprese che producono concimi e finisce nei campi. Il beneficio per il territorio è quello di limitare i conferimenti in discarica, quindi con minor impatto ambientale e con minori costi di smaltimento.

PLASTICA, CARTA, VETRO E ALTRI RIFIUTI

Per quel che riguarda la plastica, ovvero i rifiuti che i cittadini devono inserire ogni martedì sera (per il ritiro mercoledì mattina) negli appositi sacchetti gialli, il destino è quello di un riutilizzo, attraverso un consorzino di filiera, da parte di aziende del settore.  La tipologia di rifiuto differenziabile come plastica, di fatto, è composta al 90% da imballaggi. Una volta raccolti, i sacchetti conferiti dagli ascolani vengono portati al centro di trasferenza di Marino del Tronto e lì vengono pressati per una riduzione dei volumi. Poi vengono caricati e trasferiti all’impianto di selezione di Spinetoli della Picenambiente. Qui la plastica viene pesata, sottoposta a procedure per renderla “pura” e ridotta in balle che poi vengono inviate al Conai, il consorzio di settore. Per carta e cartone,  vengono ugualmente trasferiti al centro di Spinetoli  laddove, dopo essere stati tolti dai sacchetti vengono pressati e indirizzati alle cartiere. Infine, per il vetro, sempre a Spinetoli, viene lavato, triturato, separato per colore e poi trasferito ai consorzi di settore. Da tutti questi tipi di rifiuti l’Ascoli servizi riesce a recuperare contributi economici, anche se non elevatissimi. Ci sono poi i rifiuti ingombranti che vengono smantellati e divisi per materiale (legno, ferro e altro) attraverso un trituratore. Stessa cosa per metalli, toner, rifiuti inerti che finiscono a società specializzate.

 

 

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