Riqualificazione Monticelli, a causa del sisma impresa si tira indietro per l’area ex Rendina

L’effetto-terremoto si fa sentire anche sulla riqualificazione di Monticelli e la sua dotazione di finanziamenti statali. Proprio al momento dell’invio ufficiale di tutta la documentazione progettuale alla Presidenza del Consiglio, infatti, l’Arengo ha dovuto richiedere una modifica dei programmi per quel che riguarda lo stop agli investimenti previsti nell’area ex Rendina. Una retromarcia obbligata a causa del passo indietro fatto dalla società che avrebbe dovuto investire nella zona proprio per le conseguenze del sisma sul mercato immobiliare e quindi sui possibili ritorni derivanti dagli insediamenti previsti.

Per tenere in pista tutto il programma di riqualificazione di Monticelli, a fronte di un dietro-front da parte di uno degli investitori privati inseriti inizialmente, l’Arengo ha dovuto comunicare la situazione agli uffici statali competenti che “la situazione ha subito significativi cambiamenti prioritariamente riconducibili ai drammatici eventi sismici che hanno colpito la città”. “A fronte di tali circostanze, – scrive ancora l’ente al Governo – imprevedibili nel numero e nell’intensità al momento della presentazione del progetto, il contesto urbano ha subito repentini e significativi cambiamenti, prioritariamente riconducibili al calo sistematico della popolazione residente che, in ragione della propria percezione di insicurezza, ha in molti casi trasferito la propria residenza lungo la zona costiera, all’esecuzione di ordinanze di sgombero relative a 900 edifici che sono stati evacuati e al blocco del mercato immobiliare”. In pratica, la società che da “accordo di programma per l’area ex Rendina aveva programmato gli interventi di cofinanziamento privato ha comunicato la sopraggiunta indisponibilità alla loro realizzazione. Ed ora l’Arengo propone una rimodulazione del progetto.

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