Area di crisi, arriva il secondo bando: 17 milioni per le grandi aziende picene

Dopo il primo bando dell’Area di crisi pubblicato dalla Regione per le piccole e medie imprese del Piceno, con dotazione di oltre 4 milioni di euro, adesso arriva la seconda opportunità con il secondo bando, quello riservato alle grandi imprese, messo a punto dal Ministero dello sviluppo economico, che mette a disposizione 32 milioni totali per i progetti di riconversione e riqualificazione nelle aree di crisi complessa di “Val Vibrata–Valle del Tronto”, di cui 17 milioni per gli investimenti nel Piceno.

Il bando promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni delle aree di crisi complessa finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia a partire dal 25 ottobre 2017 e fino al 24 novembre 2017.

Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative che prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, con spese ammissibili non inferiori a 1,5 milioni di euro e che comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.

Sono considerati prioritari, tra le attività, i seguenti ambiti produttivi: industrie alimentari, industrie tessili, confezioni di articoli da abbigliamento, fabbricazione di prodotti chimici, fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature), fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, fabbricazione mobili per arredo domestico (valido solo per l’ambito territoriale della Regione Marche), alloggi.

Le domande di agevolazione dovranno essere presentate da imprese già costituite in forma di società di capitali, ma possono presentare domanda anche le società cooperative e le società consortili.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i seguenti limiti delle intensità: il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti; il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.

I comuni del Piceno nei quali sono ammissibili investimenti per ottenere le agevolazioni sono Acquasanta Terme, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Offida, Roccafluvione, Spinetoli, Venarotta, Comunanza, Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montemonaco, Palmiano, Rotella, Acquaviva Picena, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montefiore dell’Aso, Monteprandone, Ripatransone e San Benedetto.

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