Videosorveglianza in centro, un mutuo per attivare 40 telecamere anti-teppisti

Dopo vari annunci, stavolta l’Arengo potrebbe attivare subito l’attesa rete di 40 telecamere per la videosorveglianza del centro storico e zone limitrofe. E sembra sbloccarsi la questione finora in stand by dopo un lungo silenzio dovuto a intralci burocratici, problemi tecnici e la necessità di reperire una adeguata copertura economica. Proprio con il benestare del sindaco Castelli e della giunta al Piano delle opere pubbliche, di fatto, si è riattivato tutto l’iter procedimentale per il sistema di telecamere nel cuore della città che nelle prossime ore dovrà tradursi anche nell’utilizzo di un apposito mutuo da 130 mila euro (residuo di quello acceso nel 2015). Proprio il mutuo, previsto nero su bianco nel programma degli interventi per l’anno 2018, consentirà di avviare l’acquisizione degli impianti e delle telecamere per andare a coprire praticamente tutto il centro, anche allargandosi alle aree più esterne. Ad esempio dovrebbero essere inserite anche la zona riqualificata tra via Cairoli e via Ceci o quella di piazza San Tommaso spesso al centro di segnalazioni . E come detto e già annunciato anche dal sindaco Castelli all’avvio di tutta la procedura per la rete di videosorveglianza, alla fine si dovrebbe arrivare ad una quarantina di punti di videocontrollo.

 

A tal proposito, già nella primavera dello scorso anno, l’Amministrazione comunale aveva avviato un confronto costante con la Questura ed era stato dato incarico al Centro elaborazione dati comunale per una riqualificazione tecnologica di tutta la rete cittadina della videosorveglianza. Ed ora, con questi 130 mila euro stanziati, si ripartirà da un cambio di tecnologia con il sistema wireless e con una soluzione imperniata sull’utilizzo di antenne per far rimbalzare il segnale in diverse zone della città, tra l’altro con la torre di Palazzo dei Capitani che dovrebbe fungere da postazione principale.

 

Sempre in tale contesto, tra l’altro, c’era stata anche una serie di confronti e approfondimenti attraverso le riunioni del comitato per la sicurezza in Prefettura, considerando che in tale ambito era stato sollecitato un intervento immediato di potenziamento della videosorveglianza del territorio, non solo per i quotidiani episodi di micro-criminalità (furti ed altro) e atti vandalici, ma anche – a scopo esclusivamente preventivo – alla luce delle possibili minacce terroristiche secondo le direttive provenienti anche dai livelli nazionali. E proprio per questo, ci si era subito attivati per andare a creare, con i fondi messi a disposizione, un sistema implementabile, che andrebbe, tra l’altro, ad integrare anche i varchi elettronici (che sono ulteriori elementi di video-controllo) e che dovrebbe garantire un maggiore grado di nitidezza delle immagini. Tutto questo per andare anche a scoraggiare – come segnalato spesso dagli stessi cittadini – anche tutti quei comportamenti di tipo teppistico e vandalico che vanno a danneggiare il patrimonio pubblico e privato. Basti pensare al recente episodio che ha riguardato la fontana di piazza Arringo.

 

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