Famiglie povere, contributi in cambio di servizi utili. L’Arengo stanzia 400 mila euro

Ad Ascoli aumentano i nuovi poveri. Una tendenza che negli ultimi mesi si può ricondurre a circa un 10% di incremento di famiglie o persone che si ritrovano nella fascia della povertà, con evidenti difficoltà economiche. Ed in tal senso, l’Arengo, sta già studiando una contromisura per far fronte ad un fenomeno sempre più preoccupante e pensa ad un vero proprio Piano di sostegno alle famiglie disagiate con uno stanziamento di 400.000 euro in due anni. Ma, soprattutto, con una formula che si allontana dal contributo fine a se stesso che, alla fine, intacca la dignità della persona, bensì si configura in un sostegno economico che verrà dato, comunque, a tutte quelle persone in forti difficoltà economiche che, comunque, saranno disponibili a svolgere prestazioni o servizi utili per la comunità. Tutto questo è ancora in fase di definizione, col sindaco e l’assessore alle politiche sociali, Donatella Ferretti, che stanno ragionando sullo sviluppo del Piano stesso, ma nel frattempo arriva lo sblocco anche dei bonus di 1000 euro all’anno per tutte le famiglie che, indipendentemente dal reddito, hanno un bimbo di età da 1 a 3 anni da iscrivere all’asilo nido. A fronte di una situazione sempre più allarmante, come detto, l’Arengo si accinge a varare un Piano finalizzato a sostenere le famiglie o le persone con maggiori difficoltà economiche, il tutto con contributi che verranno concessi a fronte di prestazioni o servizi utili per la città. In tal senso, lo stanziamento sarà di 200.000 euro per il 2018 e di altri 200.000 euro per il 2019. E a confermarlo è proprio l’assessore alle politiche sociali, nonché vice-sindaco, Donatella Ferretti.

“Purtroppo, per quel che riguarda la nuova povertà. – spiega la Ferretti – la situazione è ancora critica e, anzi, c’è un ulteriore incremento di circa il 10% delle famiglie in forti difficoltà economiche. E’ un riscontro che abbiamo attraverso il numero delle richieste di contributi per poter arrivare a fine mese. Ci chiedono soldi, ad esempio, per pagare l’affitto o le bollette… E ci sono anche diverse persone che non rientrano, ad esempio, nei parametri per poter accedere a contributi specifici come il Sia o a quelli previsti dalla legge 30”.

“Analizzando la situazione – aggiunge la Ferretti – abbiamo pensato come Amministrazione comunale di andare ad investire 400.000 euro proprio per andare a creare un sostegno anche per quelle famiglie in forti difficoltà che attualmente non hanno diritto a contributi. L’idea è quella di creare misure di sostegno alternative, secondo un programma che si sta mettendo a punto, che comunque non si concretizzeranno in contributi a pioggia, ma saranno legate all’effettuazione di specifiche prestazioni, da parte dei cittadini bisognosi, che possano essere utili per la città. E questo anche per far sentire comunque utili queste persone e rispettare la loro dignità”.

 

 

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