Forte Malatesta diventa comunale. A fianco ci sarà una struttura ricettiva

Il Forte Malatesta ora è dell’Arengo, ma a condizioni ben precise: la realizzazione di un Piano di valorizzazione che prevede il trasferimento del museo di arte contemporanea attualmente al Polo S.Agostino, la trasformazione del “Casotto del comandante” in una struttura ricettiva, la creazione di nuove sale dedicate a spazi museali, tra cui il lapidarium, l’inserimento di spazi per attività multimediali e didattici e, soprattutto, la predisposizione di uno spazio per accogliere le numerose opere d’arte salvate dal terremoto.

Arengo e Demanio hanno chiuso l’accordo che prevede il trasferimento a titolo non oneroso del Forte Malatestiano nonché la sua pertinenza. Secondo il Demanio, infatti, non sussistono ragioni ostative di carattere storico, artistico, archeologico, culturale al trasferimento anche della restante porzione dell’immobile, ma per il completamento dell’acquisizione ora si deve dare avvio programma di valorizzazione propedeutico al trasferimento. Un programma che prevede obiettivi di tutela culturale del bene attraverso attività dirette a garantirne “la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione e la realizzazione di attività volte a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del bene, anche da parte delle persone diversamente abili”.

Innanzitutto, programma prevede l’ampliamento degli spazi a destinazione museale e dell’offerta di attività didattiche per le scuole mediante una serie di attività. Tra queste, il trasferimento della Galleria d’arte  contemporanea Osvaldo Licini (attualmente ospitata nel Polo culturale di Sant’Agostino) nei locali del primo e secondo piano del Forte Malatesta. Inoltre, si dovrà creare un ambiente nel quale esporre a rotazione le opere dei pittori ascolani del XIX e XX secolo, attualmente conservate nei depositi. Parallelamente, dovrà essere allestita una stanza per ospitare a rotazione anche le opere che compongono la collezione grafica del XX secolo e si dovrà potenziare l’aula multimediale per le attività didattiche delle due strutture museali ospitate presso il Forte e si dovranno realizzare laboratori didattici destinati alle scuole in idonei spazi interni ed esterni del Forte.

 

Per quanto riguarda i locali seminterrati del Forte, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha richiesto di adibirli temporaneamente a deposito per la messa in sicurezza delle opere d’arte mobili provenienti dai centri marchigiani colpiti dal sisma del 2016. Una volta terminata la necessità del Mibact di tale deposito, i locali saranno destinati all’allestimento del “lapidarium” comunale, dotato di strumenti multimediali per la contestualizzazione dei reperti e di didascalie in italiano, inglese e braille per la fruizione degli oggetti anche alle persone non vedenti o ipovedenti.

 

Infine, il programma prevede la realizzazione, nella “Casa del comandante” di una struttura ricettiva di supporto all’organizzazione anche di eventi enogastronomici, tutto ciò in coerenza con i piani strategici ed urbanistici del Comune. Ora, quindi, l’Arengo si impegna a realizzare gli interventi di valorizzazione così come previsti nel programma di valorizzazione proposto al Demanio e al Mibact. Programma la cui attuazione rappresenta un elemento indispensabile per poter formalizzare definitivamente l’acquisizione senza alcun corrispettivo del Forte Malatesta e delle sue pertinenze da parte dell’Amministrazione comunale.

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