La Saba deve pagare all’Arengo canoni arretrati per circa 120 mila euro

I conti all’Arengo non tornano per quel che riguarda i canoni che la Saba deve versare in base alla convenzione sulla sosta. E adesso l’ente mette nero su bianco, con una determinazione dirigenziale, il corrispettivo che deve incassare dalla società che gestisce i parcheggi in città: si tratta di circa 120 mila euro (per la precisione 117.761,01 euro) per il periodo da giugno 2005 a giugno 2017. Questo l’aggiornamento contabile che conferma come, a fronte di una serie di fatture già incassate dalla Saba per i parcheggi non utilizzabili durante eventi o lavori in corso, in realtà l’Amministrazione comunale debba ancora incassare i canoni previsti dall’accordo in un periodo che va da oltre dieci anni fa ad oggi. Per la precisione, a conteggi completati, l’Arengo deve ancora incassare questi canoni per un totale di quasi 120 mila euro. Soldi che, comunque, spettano all’ente in base alla convenzione stipulata nel 2012.

 

A confermare il tutto ci sono anche i verbali dell’apposito gruppo di monitoraggio gestore-Comune, previsto dall’accordo, laddove sono stati indicati i seguenti canoni che la Saba deve ancora corrispondere all’ente: – per il periodo dal giugno 2005 al settembre 2013 ci sono da riscuotere canoni per 25.000 euro; – per il periodo dall’ottobre 2013 al giugno 2015 la somma che l’Arengo deve incassare è di 32.575 euro e per i periodi successivi, vanno aggiunte le somme stabilite dagli allegati alla convenzione per la sosta.  In tal senso, per i periodi successivi al marzo 2015 devono essere corrisposte le seguenti somme: dall’aprile 2015 al giugno 2015 un canone di 4.913,14 euro; dal luglio 2015 al giugno 2016 un canone di 24.565,72 euro; dal luglio 2016 al giugno 2017 un canone di 30.707,15. Calcolatrice alla mano, ecco che per il periodo giugno 2005 – giugno 2017 la Saba deve corrispondere al Comune, come previsto nella convenzione del luglio 2002, la somma complessiva di 117.761,01 euro.

E se è giusto che il Comune paghi alla Saba quanto previsto dalla stringente convenzione per i posti blu “sacrificati” per eventi o lavori di riqualificazione di vie o strade con strisce blu, con una sfilza di fatture già liquidate,  è altrettanto giusto che la stessa Saba metta mano al portafoglio e saldi le spettanze per quel che riguarda i canoni previsti per l’utilizzo dei parcheggi.

Ma la somma relativa ai canoni che l’Arengo ora procederà a richiedere alla Saba va aggiunta, come già anticipato, anche un’ulteriore somma, pari a 250 mila euro, che sempre la società che gestisce la sosta dovrà versare in base alla nuova “tassa sui parcheggi” o, più correttamente, il canone concessorio non ricognitorio introdotto dall’Amministrazione comunale per tutte le principali società erogatrici di servizi e utilities (come ad esempio l’Enel o le compagnie telefoniche) che è stato previsto complessivamente in circa 800 mila euro all’anno. Di cui circa 250 mila, come detto, a carico della Saba. Una scelta che vedrà l’avvio delle procedure per le richieste di pagamento già a partire dal prossimo mese di settembre. Proprio il canone non ricognitorio, di fatto, rappresenterà una delle novità del bilancio comunale, con una decisione che si fa forza su una recente sentenza del Consiglio di Stato per chiamare, tra gli altri, la Saba a pagare per gli spazi utilizzati per gli stalli della sosta. Un discorso che, come detto, sembrava accantonato alla luce di alcuni pronunciamenti avversi a livello giudiziario, ma che ha ritrovato vigore.

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