Scuole, ad Ascoli si costruiranno 4 nuove sedi. In arrivo tanti accorpamenti

Ci sono tre nuove scuole da costruire ad Ascoli, oltre a quella già approvata per la nuova sede per il liceo “Trebbiani”. E ci saranno, una volta completati i lavori, numerosi accorpamenti. Tre scuole indicate dall’Arengo e inserite nel programma finanziato dalla Regione con 43 milioni di euro proprio per la realizzazione di nuove sedi. Tre nuove strutture scolastiche che, per un costo complessivo di 16,4 milioni di euro, andranno anche ad attuare, nei tempi necessari, non solo un sistema strutturale più sicuro, ma anche una razionalizzazione – individuata dall’Arengo – con diversi accorpamenti di diverse scuole o asili all’interno di queste tre nuove sedi.

 

Il Piano messo a punto dalla Regione in stretta sinergia con i Comuni, per programmare la realizzazione delle nuove, necessarie sedi scolastiche, con una provvista di 43 milioni di euro stanziati lo scorso 16 maggio, va a rappresentare uno scenario a medio termine che intende intervenire anche sul piano delle razionalizzazioni e dagli accorpamenti. Piano che, per Ascoli, prevede come detto la realizzazione di tre nuove sedi che andranno ad ospitare più scuole.

La prima sede tra quelle previste, che costerà 5.943.000 euro, dovrebbe andare ad ospitare la scuola Ceci di via San Serafino, la Collodi di via Rossini, la Rodari e l’asilo Lo scarabocchio. La seconda sede programmata, invece, costerà 4.702.000 euro e dovrebbe accogliere la scuola Cagnucci, la scuola di San Marcello (A e B) inclusa la Montessori, l’asilo Montessori delle Tofare e la scuola elementare del quartiere Luciani. Infine, la terza struttura da realizzare (che costerà 5.796.000 euro) dovrebbe andare ad ospitare la Cantalamessa di via Sauro, le scuole di Venagrande, San Gaetano, Falcone e Borsellino di Villa S.Antonio e la Latini di Mozzano.

 

“I progetti importanti sbloccati gli adeguamenti di Monticelli e per la D’Azeglio – spiega il sindaco Castelli – fanno in realtà riferimento a un più ampio e articolato Piano scuola che oltre a finanziamenti per le sistemazioni, dovrà portare anche ad una razionalizzazione della rete scolastica puntando in prospettiva ad un consolidamento degli attuali quattro Isc (istituti scolastici comprensivi, ma anche ad una riorganizzazione complessiva dei vari plessi scolastici, tenendo conto anche dei numeri. E tutto questo dovrà essere risolto all’insegna di una giusta visione delle cose future, senza dimenticare una particolare sottolineatura per le questioni della sicurezza”.

Una scelta, dunque, quella di puntare sulla creazione di queste nuove scuole, con il sostegno della Regione, tenendo conto di quelli che si prefigurano anche come gli scenari futuri della popolazione scolastica e, quindi, ragionando su accorpamenti che, inevitabilmente, andranno a riunire più scuole o asili sotto lo stesso tetto. E la scelta dell’Arengo, in questo senso, come confermato dal sindaco, è già stata tracciata. In attesa che si possa passare, anche in questo caso, dalle strategie ai fatti.

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