Per le famiglie sfollate difficile trovare casa. Appello dell’Arengo ai privati

Si può parlare a tutti gli effetti di emergenza alloggi per diverse famiglie ascolane sfollate a causa del terremoto. Da una parte aumentano schede Aedes e ordinanze di evacuazione per inagibilità, dall’altra diventa sempre più difficile trovare appartamenti liberi per ospitare quelle persone che devono trovare una sistemazione alternativa. Il campanello d’allarme, in realtà era già scattato qualche mese fa, emergendo da un riscontro tra agenzie immobiliari locali che confermava proprio la difficoltà di reperire alloggi in affitto per tutti quei nuclei familiari rimasti d’improvviso senza una casa. E la situazione, nel frattempo, non può che essersi complicata alla luce del crescente numero di famiglie senza casa: sono oltre 500 quelle che già percepiscono il contributo di autonoma sistemazione, ma tante sono in attesa e il numero, come prevedibile, cresce a vista d’occhio. A questo punto ecco che, vista la situazione, l’Arengo ha deciso di attivare un servizio informativo proprio sulle disponibilità abitative, invitando anche i proprietari di alloggi a farsi avanti segnalando gli eventuali appartamenti da mettere a disposizione per i titolari di contributo di autonoma sistemazione.

Inevitabile a questo punto arriva l’appello del Comune ascolano ai proprietari di abitazioni da mettere a disposizione, in questa fase di difficoltà nella difficoltà, con tante famiglie che addirittura devono adattarsi con soluzioni abitative fuori città (non riuscendo a reperire alloggi da affittare della tipologia adatta alle proprie esigenze). Ed ecco, in tale direzione, un avviso dell’ente con il quale si chiede di avanzare proposte, per i privati e le aziende, di “disponibilità di appartamenti da dare in affitto a titolari di contributo di autonoma sistemazione che hanno dovuto sgomberare le proprie abitazioni inagibili.

“In considerazione del perdurare della necessità di reperire alloggi in città – si legge nell’avviso comunale – a seguito delle dichiarazioni di inagilità da parte dei tecnici della Protezione Civile, l’Amministrazione comunale ha istituito un punto informativo presso la polizia municipale al primo piano della sede di viale Marcello Federici, 80 (nel palazzo ex Gil). L’obiettivo è quello di offrire ai cittadini un servizio informativo in grado di aggiornare tempestivamente tutti coloro che, a seguito di ordinanze di inagibilità delle proprie abitazioni, siano costretti a trovare nuovi collocamenti in strutture ricettive (alberghi o bed and breakfast nell’immediata emergenza) ovvero appartamenti privati da locare grazie all’istituto del Cas – contributo per autonoma sistemazione erogato dalla Protezione civile ai diretti interessati”.

 

Come utilizzare il punto informativo a disposizione delle famiglie sfollate? Gli operatori addetti allo sportello appositamente istituito risponderanno al numero 0736 244674, dal lunedì al sabato dalle 6,30 alle 24 e la domenica dalle 7,30 alle 20. Sarà l’ufficio comunale di Protezione civile (responsabile è Giancarlo Silvestri) a coordinare le attività informative. Il servizio è stato messo dall’Arengo a disposizione non solo dei residenti nel comune di Ascoli, ma anche di coloro che, versando nelle medesime condizioni delle famiglie ascolane sfollate e residenti in altri comuni colpiti dal sisma, decidano di locare un appartamento nel territorio ascolano. Inoltre, aspetto importante, al punto informativo potranno rivolgersi direttamente anche i proprietari di appartamenti che desiderano mettere a disposizione i loro immobili, con la formula dell’affitto, per le persone rimaste senza abitazione (per inagibilità) a causa del sisma.

 

A rendere ancor più critica la situazione, c’è anche il fenomeno del controesodo, considerando che molte famiglie rimaste senza casa che avevano scelto di andarsene lungo la costa, da un paio di mesi stanno cercando di tornare ad Ascoli. E se qualcuno è riuscito a trovare una soluzione, magari adattandosi anche da parenti, c’è la carenza a livello di offerta che si acuisce ancor di più. Difficilissimo trovare, in città, un adeguato numero di appartamenti disponibili, soprattutto nelle fasce di prezzo più richieste. In più, inevitabilmente, si registra un lieve innalzamento dei canoni di circa 50-70 euro al mese – a parte qualche furbo che chiede direttamente l’intero corrispettivo del contributo autonomo di sistemazione –  proprio sfruttando il momento e la crescente domanda. Senza considerare che, nel frattempo, l’offerta diminuisce anche per l’aumento costante degli immobili dichiarati inagibili, considerando che tra questi ci sono anche appartamenti non utilizzati che avrebbero anche potuto essere affittati dai proprietari proprio a chi, invece, non ha più un tetto sotto cui vivere in attesa di rimettere in sicurezza la propria casa.

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