L’Annunciazione del Crivelli in copia ad Ascoli per attrarre turisti

L’Annunciazione di Crivelli, in copia, potrebbe rappresentare un importante traino per riportare Ascoli al centro dell’attenzione turistica. Nella fase di rilancio dopo il terremoto si colloca quello che può essere definito il ritorno ad Ascoli (seppure riprodotta) della celebre opera “L’Annunciazione” di Carlo Crivelli che si trova – ingiustamente – nella National Gallery di Londra. L’operazione culturale, dalla grande valenza documentaria e di forte impatto turistico, è il frutto di un’iniziativa del Lions club Ascoli Piceno Host che ha deciso di commissionare questa importante opera di riproduzione del dipinto del Crivelli, a dimensioni reali, con l’obiettivo di inserirla poi proprio nella sede originaria dell’opera autentica, ovvero la chiesa dell’Annunziata, perché possa apprezzata e ammirata quale importante testimonianza documentale. In altre parole, per chi non abbia mai potuto vedere l’originale a Londra, si prospetterà un’occasione irripetibile per vedere comunque da vicino l’effetto di questa riproduzione del dipinto del Crivelli.

 

L’importante iniziativa che potrebbe avere un effetto-traino incisivo anche sui flussi di visitatori in città (trattandosi comunque di un’opportunità da non perdere per tutti gli amanti dell’arte e in particolari del Crivelli) sarà presentata ufficialmente il prossimo 12 maggio nella pinacoteca civica, in stretta sinergia con il professor Stefano Papetti. Si tratterà della prima occasione per poter ammirare questa riproduzione fotografica di alto livello, per una fedelissima replica dell’originale, che ha le stesse dimensioni del dipinto originale che si trova, come detto, alla National Gallery di Londra: l’opera di Carlo Crivelli – dipinta nel 1486 a tempera e oro su una tavola poi trasportata su tela –  misura 207×146 centimetri. In occasione della presentazione di questa copia, dunque, si potrà anche apprezzare l’interessante e altamente qualificato intervento dello stesso professor Papetti riguardo il Crivelli e il suo rapporto artistico con Ascoli, oltreché tutti i particolari tecnici relativi proprio all’Annunciazione. Si tratta di una delle opere più celebri dell’artista, in cui il conubio tra razionalità prospettica rinascimentale e decorativismo gotico raggiunge il suo massimo culmine, facendone uno dei capolavori.

 

La copia del dipinto del Crivelli – e questo era uno dei principali obiettivi del Lions club Host ascolano – sarà sistemata in quella che era la sua sede originaria, ovvero per quella sede per la quale era stata commissionata l’opera: la chiesa della Santissima Annunziata dei frati minori osservanti che si trova proprio sul colle dell’Annunziata che sovrasta la città. In tale sede, concordando modalità di apertura della chiesa al pubblico, potranno ammirarla i potenziali visitatori. Un ritorno alle origini, dunque, anche se in copia, per quell’opera che – ennesima ingiustizia artistica – è stata portata via dal territorio ascolano (per essere fagocitata dal Regno Unito), così come accaduto per altre opere importanti. L’opera restò nella sua cappella fino a quando, nel 1790, non fu prelevata dagli emissari del governo napoleonico e trasferito a Brera. Da lì poi finì nelle mani di un antiquario per approdare ad alcuni mercati inglesi e finire alla National Gallery dove si trova tuttora.

 

La scelta della collocazione della riproduzione dell’Annunciazione proprio all’interno della chiesa che ospitava l’originale, rappresenta una scelta importante non solo per rimediare almeno parzialmente al torto subìto da Ascoli, ma anche nell’ambito di una più ampia strategia che anche attraverso l’arte intende andare a valorizzare tutta la zona del colle dell’Annunziata, inclusa la sua vista panoramica sulla città, dal punto di vista turistico. Il tutto approfittando anche del fatto che proprio in questa fase l’Arengo si trova nella fase conclusiva della riqualificazione del parco urbano nella stessa zona, attualmente scarsamente frequentato ma che, una volta completati gli interventi, potrà divenire un ulteriore polo di attrazione della città. La riqualificazione, tra l’altro, riguarda anche tutti gli arredi, le staccionate e, con intervento a parte, anche la vicina cinta muraria cittadina.

La presenza di questa riproduzione dell’Annunciazione del Crivelli dovrebbe rappresentare una spinta importante per un ben definito target di visitatori e, quindi, un motivo forte per rivitalizzare tutto il colle dell’Annunziata, dall’ex convento alla Fortezza Pia e al più grande parco urbano della città. Un tassello molto importante, quello voluto dal Lions club host ascolano, per il futuro turistico-culturale della città.

 

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Direttore responsabile della Gazzetta di Ascoli Giornalista professionista e scrittore

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  • Interessante intervento. Più interessante sarebbe proprio nelle zone del terremoto un tour di opere che rappresentino gli artisti di tutte le epoche con la finalita’ di attrarre non solo turisti, ma anche le scuole e gli studiosi il cui contributo venga rinvestito sui restauri di opere danneggiate dal sisma che sono tante.
    Ernesto paleani editore

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